L’ultima trimestrale di Apple parla chiaro: iPhone resta la miniera d’oro di Cupertino
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L’ultima trimestrale di Apple parla chiaro: è ancora una volta iPhone il prodotto di punta dell’azienda di Cupertino. Quello appena trascorso d’altronde è stato un anno decisamente particolare per il colosso tecnologico californiano, alle prese con una necessità di rinnovarsi fattasi incalzante anche a causa di una concorrenza sempre più aggressiva e all’avanguardia.
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La mossa più eclatante all’interno dell’azienda è quella riguardante l’addio consumatosi con Scott Forstall, sicuramente considerato come uno dei ‘delfini’ di Steve Jobs, e il cui allontanamento è stato interpretato dagli osservatori del mercato tecnologico come un segno della voglia di Apple di rinnovarsi e voltare pagina. Una situazione particolare che ha prodotto anche mesi di lungo silenzio, nei quali voci e rumors si erano rincorsi, ma che sono sfociati negli ultimi due keynote che hanno visto rinnovarsi le linee dei prodotti di maggior successo dell’azienda, ovvero iPhone e iPad. D’altronde proprio l’ultima trimestrale ha evidenziato come i numeri del celebre melafonino siano francamente impressionanti, con oltre trentaquattro milioni di apparecchi venduti nell’ultimo anno in tutto il mondo, il che significa un incremento del ventisei per cento rispetto all’anno precedente, e soprattutto un ulteriore aumento dell’otto per cento rispetto alla precedente trimestrale.
Ormai iPhone da solo rappresenta più della metà del fatturato di Apple, ed il nuovissimo iPhone 5s sembra in grado di incrementare ulteriormente questo straordinario successo. Inferiore alle aspettative potrebbe essere invece l’impatto sul mercato di iPhone 5c, il cosiddetto melafonino ‘low cost’ che risulta però alla luce dei fatti più economico, rispetto alla versione super – accessoriata, nella misura di soli cento dollari. Una decisione che sta portando gli utenti a scegliere la versione non molto più costosa, ma sicuramente più performante del dispositivo. Per quanto riguarda il settore computer, invece, Apple deve confrontarsi con una crisi generale del settore, che vede comunque gli iMac difendersi con un più ventidue per cento nelle vendite fatto registrare nella precedente trimestrale, un’impennata notevole anche se va sottolineato come rispetto all’anno scorso, il saldo resti negativo del sette per cento.
Con gli standard del nuovo Mac Pro Apple proverà a ristabilire un livello d’eccellenza sul campo, anche se è difficile che le vendite facciano registrare numeri da capogiro in questo senso. Insomma, sull’incremento dei guadagni di circa un miliardo e mezzo di dollari fatto registrare da Apple rispetto allo stesso periodo del 2012, il contributo di iPhone sembra più che determinante: la sfida sarà ora restare sempre all’avanguardia in un comparto commerciale come quello degli smartphone, che negli ultimi due anni si è mostrato estremamente mutevole ed insidioso, per quanto redditizio.
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