Lugano al centro dell’innovazione: oltre 3 milioni per il Lifestyle Tech

Una visione strategica per il 2025
Lugano si conferma sempre più protagonista nello scacchiere dell’innovazione europea. In occasione della conferenza stampa congiunta tra la Città di Lugano, Dagorà Lifestyle Innovation Hub e Switzerland Innovation Park Ticino – Lifestyle Tech Competence Center (SIP-TI-LTCC), sono state presentate le principali iniziative previste per il 2025. Il focus è chiaro: sostenere lo sviluppo del settore Lifestyle Tech, attraverso collaborazioni tra imprese, università e istituzioni, rafforzando al tempo stesso l’attrattività del territorio.
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Un piano d’azione ben definito, con ricadute concrete: eventi strategici, ampliamento degli spazi dedicati all’innovazione, e soprattutto un ampio piano di finanziamenti, che tra pubblico e privato ha già mobilitato oltre 3 milioni di franchi. Il messaggio è inequivocabile: il Ticino non vuole solo partecipare all’innovazione, ma guidarla.
L’appuntamento clou sarà il Lifestyle Innovation Day, in programma il 19 maggio presso il LAC. Un evento che riunirà oltre 1.500 professionisti del settore, contribuendo a consolidare la reputazione internazionale del Cantone come hub di innovazione. In parallelo, prenderà il via la seconda edizione dell’Innovation Booster-Fashion & Lifestyle, iniziativa cofinanziata da Innosuisse con 2 milioni in quattro anni. Il programma supporterà fino a 10 progetti con un finanziamento massimo di 280’000 franchi ciascuno, puntando su ambiti chiave come moda, lusso, sportwear e benessere.
Il sindaco Michele Foletti ha sottolineato come questo lavoro abbia già catalizzato risorse federali e cantonali fondamentali per creare un ecosistema fertile. E Filippo Lombardi, municipale e presidente di LTCC, ha ribadito la centralità del rapporto tra pubblico e privato per favorire l’innovazione di qualità.
Spazi, aziende e competenze: l’ecosistema cresce
Cuore pulsante di questo movimento è senza dubbio il Dagorà Lifestyle Innovation Hub di via Peri, a Lugano. Inaugurato poco più di un anno fa, l’hub si estende oggi su 2.000 metri quadrati grazie a un ampliamento di 328 mq e a un investimento aggiuntivo di oltre 650’000 franchi. Dagorà non è solo un coworking: è un centro dinamico dove si intrecciano ricerca, imprenditorialità e formazione.
«In un anno abbiamo accolto oltre 200 professionisti e organizzato più di 15.000 ore di incontri», ha spiegato Serse Bonvini, CEO di Dagorà. E ora si guarda avanti: «L’obiettivo è attrarre altre 20 aziende e 60 professionisti, rafforzando il ruolo di Lugano come polo europeo per l’innovazione nel lifestyle».
Un ecosistema in piena espansione anche grazie alla sinergia con il Switzerland Innovation Park Ticino, entrato ufficialmente nella rete nazionale come parco associato a Zurigo. All’interno del parco opera il Lifestyle Tech Competence Center, oggi vero punto di riferimento per la ricerca applicata. Lo dimostra l’adesione di player internazionali come Hugo Boss, che ha scelto di collaborare con le università ticinesi su progetti strategici.
Il parco accoglie oggi una ventina di realtà, e si prepara a nuove fasi di crescita, sia infrastrutturale che scientifica. Durante la conferenza è stata infatti presentata una nuova strategia di ricerca, aggiornata alle esigenze di mercato, con un focus su laboratori avanzati e trasferimento tecnologico.
Partnership strategiche e impatto territoriale
Dietro i numeri ci sono le storie degli attori che animano questo ecosistema. Figure imprenditoriali e istituzioni che, insieme, stanno cambiando il volto di Lugano. Stefano Righetti, CEO di Hyphen-Group, ha raccontato l’esperienza dell’azienda, oggi socia di SIP-TI-LTCC: «Abbiamo investito nel progetto Heritage and Innovation con l’USI, per valorizzare il patrimonio culturale delle aziende moda attraverso la tecnologia. Abbiamo anche aperto una sede a Lugano per R&S, grazie a un finanziamento Innosuisse da oltre 500’000 franchi».
La qualità del capitale umano locale è un altro punto di forza. Righetti ha elogiato il lavoro dei ricercatori SUPSI e IDSIA, in particolare nel campo dell’intelligenza artificiale e della fotogrammetria 3D, aree che aprono scenari promettenti per lo sviluppo di software su scala internazionale.
Anche Carlo Terreni, presidente di Dagorà, ha evidenziato l’impatto degli eventi come leva di sviluppo economico: «Creiamo occasioni reali di incontro tra imprese, accademia e investitori. Portiamo a Lugano oltre 1.500 professionisti l’anno, generando valore per tutto il territorio».
Lo stesso approccio è condiviso da Rolf Bühler, Director Europe di Greater Zurich Area: «Con partner come Dagorà e SIP-TI-LTCC sviluppiamo reti di collaborazione per attrarre aziende e investitori. Il Ticino, con le sue peculiarità, è parte integrante della nostra strategia economica, soprattutto nei settori fashion e food, dove la tradizione incontra l’innovazione».
Infine, Rino Castiglione, CEO di Alpha Square Invest, ha confermato il rinnovo dell’impegno nell’Innovation Booster: «Crediamo nell’innovazione come motore di trasformazione. Sostenere università e startup significa contribuire alla crescita economica di Lugano, rendendola un polo sempre più attrattivo per l’imprenditorialità».
Lugano si candida con decisione a diventare un laboratorio europeo per il lifestyle tech, capace di integrare tradizione e futuro. Un ecosistema in fermento, costruito su investimenti strategici, reti di competenze e una visione chiara. L’innovazione, qui, non è solo un concetto, ma una pratica quotidiana che genera valore per il territorio, per le imprese e per la società.
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