Luca Argentero e il legame con i suoi bambini
Luca Argentero esprime un sentimento profondo riguardo al tempo trascorso lontano dai suoi bambini. Le sue parole rivelano una sincerità toccante, affermando che «il tempo passato lontano dai miei bambini mi sembra sprecato». Nonostante gli impegni lavorativi che lo tengono occupato, l’attore è consapevole della fugacità del tempo e dell’importanza di ogni momento condiviso con i suoi piccoli.
Ogni sera, prima di coricarsi, Luca dedica del tempo a sua figlia Nina leggendole una storia. Questo gesto quotidiano non è solo un momento di coccole, ma anche un modo per rafforzare il legame tra padre e figlia. Attraverso questi racconti, Argentero riesce a creare un’atmosfera di intimità, trasformando il rito della buonanotte in una vera e propria avventura letteraria insieme alla sua bimba.
Il tempo speso con i propri figli è per lui un tesoro, e questa consapevolezza viene accentuata dal ricordo che, una volta raggiunta l’età di 14 anni, un genitore ha già trascorso l’80% del tempo che avrà a disposizione con i propri bambini durante la vita. Luca è fermamente convinto che questi attimi siano «davvero preziosi», il che evidenzia non solo il suo attaccamento alla famiglia, ma anche il suo desiderio di essere presente e attivo nella vita dei suoi figli, cercando di bilanciare le esigenze della carriera con quelle della vita familiare.
In definitiva, la sua riflessione sul valore del tempo è un richiamo profondo per tutti i genitori, un invito a prendere coscienza di quanto siano significativi i momenti passati con i propri figli, anche in mezzo a un’agenda fitta di impegni e responsabilità.
Il progetto di Nina & Dudù
Quella bimba è proprio lei, Nina. La piccola protagonista di Un mare di amici (e, prima ancora, di Stella Stellina), edizioni Mondadori, è la figlia di Luca Argentero, ed è a lei che si è ispirata la zia Francesca per disegnare il personaggio principale della storia. I due fratelli Argentero, insieme, stanno portando avanti un progetto pensato per la loro Nina: una collana di albi illustrati di Nina & Dudù, che accompagni i bambini nel momento della nanna.
Tutto è nato dall’abitudine consolidata di Luca Argentero di leggere ogni sera una storia ai figli, Nina e Noè, prima che si addormentino, e da un regalo di Natale che la zia Francesca, professionista nel settore della comunicazione e nel design, voleva fare alla nipotina, da sempre gran divoratrice di libri. «Mi sono detta: perché non farne uno io per Nina, con lei e il suo fidato Dudù come protagonisti?», ci spiega Francesca Argentero. «Inoltre il pensiero che, crescendo, le rimanesse qualcosa di creato e ideato appositamente per lei da parte di sua zia mi entusiasmava. Quando ho condiviso il progetto con mio fratello, l’idea di farlo a quattro mani e di “regalarlo” a più bambini possibili è arrivata da lui».
L’idea di andare a dormire, per i bambini, non è mai troppo allettante; quindi, ci è sembrata una bella idea quella di una favola che raccontasse che la più bella avventura della giornata comincia proprio nel momento in cui si va a dormire. Questo progetto non rappresenta solo un’opportunità creativa, ma anche un modo per Francesca e Luca di ritrovarsi, di eliminare le distanze fisiche imposte dai rispettivi impegni e da una vita frenetica. «È un bel pretesto per sentire più spesso mia sorella, che, oltre a vivere in un’altra città, è sempre molto impegnata per lavoro», aggiunge l’attore.
Il frutto di questa collaborazione è un progetto ambizioso: l’intenzione è quella di realizzare sette albi illustrati, uno per ogni giorno della settimana. «Lei ed io ci rimbalziamo idee e suggestioni. Io ho più a che fare con i bambini piccoli, a cui lego tantissime storie, quindi parlo per esperienza e cerco di analizzare le parole e di includere, in ogni storia, un piccolo elemento didattico», spiega l’attore. Questo approccio promette di rendere ogni libro non solo un momento di intrattenimento, ma anche un’occasione di crescita per i piccoli lettori.
L’importanza del tempo trascorso con i familiari
Luca Argentero riflette spesso sull’importanza del tempo trascorso con la propria famiglia, riconoscendo quanto possa sembrare sprecato il momento in cui è lontano dai suoi bambini. Questi valori si fondano su una consapevolezza preziosa: il tempo è un bene limitato. L’attore, infatti, esprime chiaramente che il tempo passato con i figli è da considerarsi un tesoro, evidenziando un forte legame con la famiglia e la necessità di mantenere le relazioni, nonostante gli impegni lavorativi.
Luca sottolinea che, una volta raggiunta l’età di 14 anni, il genitore ha già trascorso l’80% del tempo che avrà con i propri bambini nel corso della vita. Quest’osservazione mette in luce la fugacità e l’importanza dei momenti condivisi, rendendo tali interazioni ancora più significative. L’attore si impegna a essere presente e attivo nella vita dei suoi figli, cercando di equilibrare la carriera professionale con la vita familiare.
«Ho letto da qualche parte che questi momenti sono davvero preziosi» afferma Luca, evidenziando come la sua carriera, sebbene lo entusiasmi, non possa mai prendere il posto della sua famiglia. È pronto ad apportare sacrifici legati al lavoro per godere di più tempo con i suoi piccoli. La giusta priorità, per Argentero, è quindi il tempo insieme alla famiglia: leggere storie, giocare e condividere esperienze quotidiane diventano le sue priorità, traducendosi in ricordi che i suoi figli porteranno con sé anche in futuro.
La collaborazione con la sorella Francesca
Francesca Argentero, sorella di Luca, svolge un ruolo fondamentale nel progetto di Nina & Dudù, una collana di albi illustrati pensati per i più piccoli. La loro unione non è soltanto professionale, ma è anche il frutto di un legame affettivo profondo. «Ci siamo sempre divertiti insieme», afferma Francesca, sottolineando come, nonostante le differenze di età che da adolescenti potessero sembrare una barriera, i due siano sempre stati molto uniti.
Il progetto è nato dall’idea di Francesca di realizzare un regalo per la nipotina, una bambina appassionata di storie. La volontà di Francesca di creare un libro per Nina, con lei e il suo inseparabile Dudù come protagonisti, ha trovato il supporto e l’entusiasmo del fratello. Luca, che si occupa di storie legate ai bambini, ha contribuito a dare vita a uno spazio narrativo ricco di avventure, rendendo ogni racconto un’opportunità per insegnare qualcosa di nuovo.
«Lei ed io ci rimbalziamo idee e suggestioni», spiegano entrambi, evidenziando la complementarità dei loro ruoli: Luca offre la sua esperienza diretta nel lavorare con bambini piccoli, mentre la creatività di Francesca si esprime nell’illustrazione e nel design. La combinazione delle loro competenze si traduce in prodotti unici e accessibili, in grado di intrigare e insegnare ai piccoli lettori. La scelta di realizzare sette albi, uno per ogni giorno della settimana, dimostra l’ambizione di entrambi di accompagnare i bambini nella loro crescita attraverso una narrazione coinvolgente e educativa.
Questo progetto rappresenta non solo un modo per rispondere ai bisogni di Nina, ma anche una strategia per mantenere alive le relazioni familiari. «Passare del tempo a lavorare insieme è un modo per non perderci di vista», conclude Luca, sottolineando l’importanza di tali collaborazioni per la loro vita quotidiana e per la loro relazione fraterna.
Riflessioni sulla paternità e il lavoro
Luca Argentero non nasconde le difficoltà che il suo lavoro d’attore comporta per la vita familiare. Nonostante il suo impegno professionale, la sua priorità rimane la famiglia e, in particolare, i momenti trascorsi con i suoi figli. «Se non ci fossero le incombenze della vita, dal mutuo alle varie spese, rinuncerei sicuramente a qualche lavoro per poter passare più tempo con i miei piccoli», afferma, evidenziando come la stabilità economica incida sulle sue scelte professionali.
È chiaro che, per lui, la carriera è un elemento importante, ma non può e non deve prevalere sull’importanza del legame con i suoi figli. Argentero è consapevole che il tempo con i bambini è limitato e, man mano che crescono, la possibilità di condividere esperienze insieme diminuisce. Per questo motivo, dedica ogni momento libero alla lettura delle storie, ai giochi e a qualsiasi attività possa rafforzare il legame con i suoi piccoli.
«Ho letto da qualche parte che quando i figli compiono 14 anni, il genitore ha ormai passato l’80% del tempo totale che trascorrerà con loro nella vita», riflette Luca, uno spunto che rende ancor più incisivo il suo desiderio di vivere appieno ogni attimo. Emozionato, aggiunge che la stesura di una narrazione o il semplice gesto di leggere una favola alla buona notte arricchisce tanto lui quanto i suoi bambini, rendendo queste esperienze ricche di significato e gioia.
In un mondo frenetico e pieno di impegni, la prospettiva di Argentero sulla paternità diventa un esempio per molti, un invito a riflettere sull’equilibrio tra lavoro e vita privata. Per lui, i ricordi costruiti insieme ai figli rappresentano il vero successo, un patrimonio emotivo che durerà per sempre, ben oltre qualsiasi traguardo professionale.