Le Startup svizzere della Blockchain colpite dalla crisi covid-19 non verranno abbandonate dalla confederazione
Le start up innovative sono un importante fattore di successo per l’economia svizzera. Finora, tuttavia, hanno avuto solo un accesso limitato, se non nullo, ai provvedimenti di emergenza adottati dalla Confederazione.
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A complemento dei crediti COVID-19 erogati dalla Confederazione e delle misure di sostegno adottate a livello cantonale, la Confederazione intende ora proteggere per mezzo di fideiussioni le start up promettenti da un’insolvenza dovuta alle conseguenze del coronavirus.
CORONAVIRUS: ANCHE LE START UP INNOVATIVE OTTENGONO IL SOSTEGNO DELLA CONFEDERAZIONE
I provvedimenti adottati finora dal Consiglio federale tenevano conto solo in parte dei modelli aziendali specifici delle start up, che finora hanno potuto fruire solo in misura limitata, se non addirittura nulla, dei provvedimenti di emergenza.
Per questa ragione nelle ultime settimane alcuni Cantoni hanno adottato misure aggiuntive.
Tuttavia, con il ritiro di alcuni investitori e i conseguenti ritardi e le interruzioni dei cicli di finanziamento permane una necessità di intervento.
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Il Consiglio federale ha pertanto esaminato come evitare per le start up sostenibili l’insolvenza causata dalla pandemia di coronavirus.
Attuazione rapida in primo piano
In considerazione dell’estrema urgenza, in data odierna il Consiglio federale ha deciso di applicare anche alle start up il regime di fideiussioni già in essere per le PMI.
Questa soluzione consente un’attuazione rapida, poiché non prevede modifiche legislative dispendiose in termini di tempo.
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Entro il 30 aprile 2020, nell’ambito del regime di fideiussioni esistente sarà pertanto creata una nuova procedura per le start up. La Confederazione potrà garantire il 65 per cento di un credito e il Cantone il restante 35 per cento.
Spetterà ai singoli Cantoni decidere se mettere a disposizione delle proprie start up questo strumento di fideiussione per le PMI. Alcuni Cantoni hanno già stanziato ingenti somme per sostenere le start up in altri modi.
Se un Cantone offre questo strumento, le start up potranno presentare entro il 31 agosto 2020 una richiesta di fideiussione al servizio cantonale competente.
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Se necessario, per esaminare la richiesta il servizio potrà rivolgersi a un consiglio consultivo istituito appositamente dall’Agenzia svizzera per la promozione dell’innovazione (Innosuisse).
Se quest’ultimo acconsentirà alla richiesta, questa sarà trasmessa a un’organizzazione che concede fideiussioni riconosciuta dalla Confederazione.
L’organizzazione rilascerà una conferma di fideiussione che la start up potrà utilizzare per richiedere un credito presso qualsiasi banca. In questo modo, la Confederazione e il Cantone garantiscono congiuntamente fino al 100 per cento di un credito.
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Con tale approccio, la Confederazione può garantire fino a 100 milioni di franchi. Insieme ai Cantoni possono essere garantiti crediti fino a 154 milioni di franchi.
Entro il 30 aprile 2020 la Segreteria di Stato dell’economia, d’intesa con i Cantoni e le organizzazioni che concedono fideiussioni interessati, creerà le condizioni pratiche per l’utilizzo dello strumento e pubblicherà un elenco dei Cantoni e dei servizi competenti coinvolti, nonché ulteriori dettagli sulla procedura.
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