L’armonizzazione dei costi di telefonia mobile in Europa
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di Stefano Novarini – Partner, Expense Reduction Analysts
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Da alcuni anni, la Commissione Europea ha iniziato a preoccuparsi dei costi relativi alla telefonia mobile. I 28 paesi membri hanno attualmente i propri fornitori, reti, regolamenti, condizioni contrattuali e prezzi, ognuno per il proprio mercato interno. Differenze di prezzo enormi possono essere osservate tra i paesi, relativamente ai costi delle chiamate e di roaming.
Costi delle chiamate
Attualmente, le chiamate più economiche sono quelle effettuate in Europa orientale, con la Lituania che arriva a un prezzo medio di 2 cent/min. Il Benelux invece è il paese più costoso (fino a quasi 15 cent/min in Olanda), anche se, come la Commissione mette in evidenza, non ci sono molte montagne nella zona che potrebbero giustificare eventuali costi di installazione elevati per antenne di telefonia. Per l’UE non vi è alcun motivo per cui i prezzi dovrebbero essere così diversi da un paese all’altro.
L’obiettivo della Commissione Europea è quello di armonizzare il mercato delle telecomunicazioni su rete mobile, per garantire ai clienti un accesso equo a internet e ai servizi di telefonia mobile in tutta l’Unione Europea, incoraggiando gli investimenti in reti ad alta velocità. Per questo motivo la Commissione Europea, guidata da Neelie Kroes, Commissario Europeo Digital Affairs, sta ora lavorando su proposte volte a creare un mercato unico delle telecomunicazioni e, secondo alcune fonti, starebbe anche considerando un unico organismo regolatore delle telecomunicazioni in Europa. L’industria delle telecomunicazioni non è così entusiasta all’idea.
Costi di roaming
Attualmente, l’attenzione è rivolta ai costi di roaming che possono far crescere a dismisura le bollette dei consumatori soprattutto durante i periodi di permanenza all’estero. I costi di roaming (spese che si verificano quando si effettuano chiamate o si scaricano dati all’estero come ad esempio, quando si controlla la mail, si inviano foto, si utilizzano mappe o si aggiorna il proprio stato sui social media), sono diminuiti dopo l’introduzione dei limiti avvenuta nel luglio scorso ma sono ancora sorprendentemente alti.
La legislazione proposta dalla Commissione Europea mira ad armonizzare le tariffe con un piano in due fasi:
– Giugno 2014: non saranno più addebitate le chiamate in entrata;
– 2016: fine dei costi di roaming all’interno della Zona UE.
Questo è, come ha osservato la Commissione, “il piano più ambizioso in 26 anni di riforma del mercato delle telecomunicazioni.”
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Stefano Novarini
snovarini@expensereduction.com
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