La nuova sovranità digitale europea secondo il Summit 2025: fiducia crescente nei router Made in Europe

Made in Europe: L’infrastruttura nascosta che sostiene la sovranità digitale
Quando si parla di sovranità digitale europea, il dibattito pubblico si concentra quasi sempre su cloud, AI generativa e data governance. Ma la vera partita strategica si gioca su un livello ancora più nascosto: quello dei router e dei modem, i dispositivi che ogni giorno incanalano miliardi di pacchetti di dati, comprese informazioni bancarie, fiscali, comunicazioni di lavoro e contenuti privati.
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La consapevolezza è chiara: il router è il punto di contatto tra vita digitale e vita reale, e qualsiasi vulnerabilità su questo snodo esporrebbe cittadini e imprese a rischi diretti di sorveglianza, attacchi informatici e persino interferenze da parte di legislazioni extraterritoriali.
Questi temi sono stati al centro del Summit on European Digital Sovereignity 2025, svoltosi il 18 novembre a Berlino, dove istituzioni, imprese e ricercatori hanno ribadito la necessità di un controllo europeo su hardware e software infrastrutturali. L’obiettivo è ridurre al minimo la dipendenza da fornitori extra-Ue e garantire che le reti digitali europee restino immuni da backdoor, vulnerabilità sistemiche o pressioni geopolitiche.
Una recente indagine YouGov, citata durante l’evento, rafforza questo scenario: il 90% dei consumatori europei dichiara piena fiducia nei prodotti “Made in Europe”, segno evidente di una maturità crescente sul tema della sicurezza digitale.
FRITZ! e il principio “Innovation Made in Europe”
Tra i protagonisti del Summit emerge la visione di FRITZ!, storico produttore europeo di router, che lega il tema della sovranità digitale alla qualità dell’hardware domestico.
Jan Oetjen, CEO dell’azienda, lo ha riassunto così:
“La sicurezza dei router è strettamente legata alla nostra sovranità digitale qui in Europa. […] I router compromessi rappresentano una minaccia immensa, poiché possono essere utilizzati come armi per attacchi informatici e il traffico dannoso è difficilmente distinguibile da quello legittimo. Per questo dobbiamo mantenere in Europa il controllo di questa tecnologia chiave – il router – e investire in sistemi di sicurezza solidi.”
Il parallelo con le discussioni internazionali sul 5G è evidente: così come l’Europa ha identificato nel controllo delle reti cellulari un asset strategico, oggi estende questa stessa logica alle reti domestiche.
FRITZ! rivendica il proprio ruolo: da oltre trent’anni investe in tecnologia europea, firmware proprietario, aggiornamenti continui e standard di sicurezza elevati, incarnando quel paradigma di Innovation Made in Europe che il Summit considera fondamentale per il futuro digitale del continente.
Italia: fibra, modem in bundle e scelte sempre più consapevoli
Il sondaggio YouGov restituisce anche un’istantanea molto interessante del mercato italiano. Il 62% degli utenti naviga in fibra ottica, mentre il 18% sfrutta ancora la DSL e il 7% usa la connettività mobile.
Tra chi non ha ancora la fibra, un 33% risponde che la rete è già disponibile in strada ma non attivata, e un ulteriore 20% prevede di accedervi a breve.
Questo conferma una dinamica tipica del mercato italiano: forte appetito per la miglior tecnologia disponibile, ma un ritmo di migrazione che dipende molto dalla last mile readiness.
Interessante anche la tendenza dei consumatori a preferire soluzioni già incluse nel bundle degli operatori. Tuttavia, emerge un dato rilevante: circa il 20% decide di acquistare un router alternativo da collegare “in cascata”, valorizzando performance WiFi più elevate, maggiore sicurezza e un controllo avanzato della rete domestica.
Un segnale della crescente maturità digitale degli utenti, sempre più attenti a ciò che avviene “dietro le quinte” della loro connessione.
Sicurezza, fiducia e controllo: la nuova frontiera della digital sovereignity
I dati e gli interventi emersi al Summit confermano una tendenza strutturale: la sovranità digitale non è un concetto astratto, ma una infrastruttura reale fatta di componenti, protocolli, firmware e dispositivi.
In questo contesto, il Made in Europe guadagna terreno perché offre ciò che oggi conta di più: trasparenza, aggiornamenti costanti, conformità a normative severe, qualità costruttiva e un ecosistema di sviluppo locale indipendente dalle pressioni geopolitiche.
La fiducia dei consumatori è dunque il risultato di un mix di innovazione, sicurezza e responsabilità industriale.
Una direzione che l’Europa sembra aver scelto con decisione, con l’obiettivo di garantire a cittadini e imprese un futuro digitale sicuro, libero e sovrano.
Per ulteriori approfondimenti sui prodotti e sulle iniziative dell’ecosistema FRITZ!, è disponibile il sito ufficiale: https://it.fritz.com/
FAQ
Come contribuisce un router alla sovranità digitale europea?
Il router gestisce dati sensibili e rappresenta il punto più esposto della rete domestica; controllarne tecnologia e sicurezza significa proteggere cittadini e imprese.
Perché i prodotti “Made in Europe” sono percepiti come più sicuri?
Per via di standard più elevati, normative severe e maggiore trasparenza nello sviluppo di hardware e firmware.
Che ruolo ha FRITZ! nella sovranità digitale?
L’azienda investe da decenni in innovazione europea, aggiornamenti continui e sicurezza avanzata, posizionandosi come produttore strategico.
Che cosa evidenzia la ricerca YouGov sul mercato italiano?
La prevalenza della fibra, un forte interesse verso router potenti e un 20% di utenti che sceglie dispositivi aggiuntivi per migliorare la sicurezza.
Perché il router fornito dagli operatori non è sempre sufficiente?
Perché spesso offre funzionalità base, mentre utenti avanzati richiedono WiFi più performante, maggiore controllo e livelli di sicurezza superiori.
Cosa garantisce la sovranità digitale in ambito infrastrutturale?
Riduzione della dipendenza da fornitori extra-Ue, immunità da backdoor e protezione dei dati europei da legislazioni esterne.




