Jazz’Inn 2025: quando il Molise diventa laboratorio di futuro

Dal 29 settembre al 5 ottobre, Campobasso e tredici borghi ospitano il festival che intreccia musica jazz, innovazione e patrimonio culturale.
Indice dei Contenuti:
Campobasso e il suo territorio si preparano ad accogliere la IX edizione di Jazz’Inn, il festival ideato dalla Fondazione Ampioraggio che dal 29 settembre al 3 ottobre – con un’estensione nel weekend del 4 e 5 ottobre – trasforma il Molise in un laboratorio a cielo aperto. Un evento diffuso che coniuga jam session, open innovation e scoperta dei luoghi, portando la musica fuori dai teatri per incontrare le comunità, i borghi e i paesaggi della transumanza, patrimonio UNESCO.
Un viaggio tra borghi, storia e innovazione
Jazz’Inn non è solo un festival musicale: è un’esperienza che intreccia cultura, tecnologia e radici locali. Campobasso diventa il cuore pulsante dell’iniziativa, ma l’energia si diffonde anche nei borghi vicini – da Baranello a Oratino, da Ferrazzano a Toro – trasformati in palcoscenici e spazi di confronto. Il programma alterna concerti e attività di scoperta del territorio: dalle “Empathy Walk” tra i tratturi e l’area archeologica di Sepino, alle visite guidate che permettono di vivere il Molise “dal di dentro”.
Per accompagnare i visitatori, la Fondazione Ampioraggio lancia due applicazioni sviluppate da NMU City Roaming: JMob, dedicata alla mobilità sul territorio, e JCamp, guida digitale ai luoghi del festival. Le app, disponibili sugli store da metà settembre, saranno uno strumento per valorizzare l’esperienza e rendere più accessibile il patrimonio molisano.
I tavoli dell’innovazione
La musica è il linguaggio universale del festival, ma l’altra anima di Jazz’Inn è l’open innovation. Durante le giornate si alterneranno workshop, talk, keynote e sfide per startup, con la partecipazione di partner nazionali e internazionali come UNHCR, CETMA, WindTre, università e centri di ricerca. I temi in agenda spaziano dalla sostenibilità dei territori alle smart city, fino al welfare e alla resilienza. Secondo Agrpress, nel 2025 il festival proporrà “62 sfide di innovazione per territori sostenibili”, a conferma del suo respiro progettuale.
A raccontare le prospettive economiche e sociali dell’iniziativa ci sarà anche la rubrica culturale della testata finanziaria La Mia Finanza, media sponsor ufficiale.
La colonna sonora
Ogni giornata si chiuderà con i concerti, tra Ex GIL – Domus della Cultura, Teatro Savoia e i borghi circostanti. Sul palco saliranno artisti come Vittorio Solimene Hammond Trio, Belvedere Ugo Calise, Javier Girotto Trio e lo spettacolo “Due dozzine di rose scarlatte”, in una programmazione che intreccia sonorità contemporanee e tradizione jazzistica.
Il Molise che vince la sfida
Secondo IlPortaleQuotidiano.it, Campobasso si è aggiudicata la candidatura superando città come Colleferro e Lecce, grazie alla “vivacità culturale e alla capacità organizzativa del territorio”. Una vittoria che porta il Molise al centro della scena nazionale e conferma la forza di un modello che mette al centro comunità e innovazione.
Musica, territorio, futuro
Jazz’Inn 2025 non è un festival da attraversare, ma un’esperienza da abitare. Tra vicoli, pietre millenarie e note jazz, il Molise diventa il luogo in cui radici e futuro dialogano, trasformando un territorio spesso invisibile in uno spazio di immaginazione collettiva. Qui la cultura non è cornice, ma motore di un cambiamento che parte dall’incontro tra comunità, storia e creatività.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.