Iva Zanicchi racconta Playboy Berlusconi e il consiglio prezioso di Pippo Baudo

Il rapporto con silvio berlusconi
Iva Zanicchi ha narrato con lucidità il lungo legame con Silvio Berlusconi, sottolineando come un semplice invito televisivo si sia trasformato in un decennio di collaborazione. Fu lo stesso Berlusconi a convocarla, dopo il successo di Premiatissima, a proporle di cimentarsi in nuovi progetti, un’occasione che inizialmente sembrava limitata a due mesi ma che si protrasse per dieci anni. Il loro rapporto, oltre la dimensione professionale, ha avuto momenti di particolare calore e attenzione personale, testimoniati dall’ultima telefonata in cui Berlusconi le offrì un pensiero floreale, trasformatosi poi in due quadri decorati con fiori. Il futuro televisivo di Zanicchi si apre a nuovi orizzonti: in scadenza il contratto con Mediaset, si è detta interessata a collaborare con Rai, pur riconoscendo il rispetto dovuto agli impegni già assunti, come la proposta di partecipare al programma di Diaco.
Indice dei Contenuti:
Il rimpianto di playboy e gli scatti con angelo frontoni
Iva Zanicchi ha espresso un rimpianto ben preciso riguardo al suo passato: la partecipazione al servizio fotografico del 1979 per Playboy. Un episodio che, a distanza di anni, considera l’unico vero errore della sua carriera, motivato dalla cosiddetta “età della stupidera”, fissata intorno ai quaranta anni. Le immagini, realizzate dal fotografo Angelo Frontoni, sono rimaste nella memoria collettiva, tanto da spingerla ad acquistare tutte le copie del magazine per tutelare la propria immagine. La famiglia, pur non essendo al corrente nello specifico, ha reagito con discrezione: suo padre non visionò mai quel numero, mentre un amico toscano ironizzò sull’accaduto, e lei spiegò a sua madre che si trattava di un servizio per Famiglia Cristiana. Poco dopo, il servizio fu ripreso anche dal Playboy giapponese durante un tour a Tokyo, evidenziando la visibilità internazionale che quell’esperienza inaspettatamente le assicurò.
I consigli di pippo baudo e i ricordi di un percorso musicale
I consigli di Pippo Baudo e i ricordi di un percorso musicale
Nel corso della sua carriera, Iva Zanicchi ha più volte enfatizzato l’importanza del supporto e dei consigli ricevuti da Pippo Baudo, figura centrale nel panorama televisivo italiano. Ricorda con precisione un momento del 2003, durante la partecipazione al Festival di Sanremo con la canzone “Fossi un tango”. Baudo, con la sua esperienza, la esortò a un’autovalutazione severa in caso di mancato accesso alla finale: “La canzone è bella, ma tu devi farti riconoscere dal pubblico”, le disse, anticipando la necessità di una forte identità scenica. La stima verso Baudo affiora anche nel racconto del loro primissimo incontro a Castrocaro, dove lui le confidò le sue ambizioni di condurre Sanremo e lei quelle di parteciparvi come cantante, obiettivi poi entrambi raggiunti con successo.
La capacità di riconoscere i talenti di Baudo emerge anche attraverso un aneddoto collegato a Laura Pausini. Iva racconta di aver notato durante le prove sanremesi una giovane interprete con modalità di approccio al microfono particolarmente originali, anticipando una carriera di successo anche internazionale. Questi episodi testimoniano non solo la maturità artistica di Zanicchi, ma anche la lungimiranza di Baudo nell’individuare e sostenere nuove voci nel panorama musicale italiano, contribuendo a definire la carriera e il percorso artistico della cantante.
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