Italia e mercato digitale: cosa è stato il 2015
Ormai entrati nel primo trimestre del 2016, possiamo tirare le somme ed avere dati rilevanti sul mercato digitale in Italia.
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Il belpase, all’interno del contesto europeo, fatica a raggiungere il volume di vendite di paesi quali Germania o Svezia, riuscendo comunque a ritagliarsi un suo spazio e a mostrare una lenta ma costante crescita.
Da quanto riportano recenti studi, solo il 20% dei navigatori effettua acquisti in rete.
Gli ultimi cinque anni hanno però portato alla luce un trend positivo, che non accenna ad affievolirsi nelle previsioni e nelle stime effettuate per il prossimo biennio.
Sì potrebbe vedere la proliferazione di questo nuovo mercato tanto nell’estrema accessibilità alla rete (ormai entrata nelle case di tutti gli italiani) quanto nel bisogno di trovare articoli a prezzi competitivi in un periodo di recessione economica.
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Causa di questa continua digitalizzazione degli acquisti potrebbe essere la possibilità di scelta e di confronto prezzi che gli store fisici non permettono a pieno.
L’utente medio di solito non acquista l’articolo alla prima visita, ma naviga tra i vari siti prima di effettuare una scelta.
Quale che sia la causa, è indubbio che non si può più prescindere dal mercato digitale. Anche gli store fisici lo sanno: sempre più negozi e imprese, per quanto localizzate, permettono l’acquisto in rete, oltre ad offrire un catalogo online e informazioni su sedi e orari.
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La redazione di We Are Social ha pubblicato a tal proposito un lungo report, nel quale è possibile visionare stime e dati per paese.
Quello che stupisce è quanto grande sia diventato il traffico via mobile negli ultimi anni, con un numero di connessioni stabilite da smartphone e tablet di gran lunga superiore alla popolazione nazionale.
Alla luce di questi dati si evince quanto il nostro paese, anche se con tempi più lunghi, può ed ha le capacità di adattarsi ad un modello sempre più presente nell’economia globale.
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Aziende estere già aprono il loro mercato all’Italia, creando così una sorta di canale di comunicazione economica alternativo alle tradizionali forme di commercio.
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