C’è molta Italia in Apple. Parola di Luca Maestri, chief financial officer
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“Il prossimo Steve Jobs può essere italiano”. A pronunciare questa frase è Luca Maestri, chief financial officer di Apple. Il nostro paese ha molte eccellenze: “Il design, il fashion e il cibo” e invita i giovani a “puntare sui loro punti di forza e non sulle loro debolezze”, a “seguire le loro passioni” e ad abbandonare quel senso di “rassegnazione” tipico degli italiani.
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Parla a 360 gradi Luca Maestri a partire dalla sua esperienza in Apple. Dalla Luiss dove si è laureato a General Motors. Una carriera che lo ha portato a vivere in diverse parte del mondo, e che ora lo ha portato in California dove è direttore finanziario della Apple.
L’investimento di Apple a Napoli potrebbe non essere l’unico nel nostro paese. La iOS Developer Academy è stata creata per dare agli studenti una formazione specifica nello sviluppo per iOS, la piattaforma per i device mobili Apple. Partecipano studenti italiani ma anche ragazzi provenienti da tutto il mondo, dalla Moldavia, dal Messico, dalla Turchia e dalla Germania.
Apple dichiara un investimento di diversi milioni di euro, che garantiscono la gratuità del corso per gli studenti, un programma progettato da esperti tecnici e ingegneri dell’azienda, l’hardware e il software per l’Academy (viene fornito un iPhone e un pc Mac per ogni studente). E molti studenti sono stati contattati da aziende per le loro competenze.
Oltre all’accademia, Apple ha investito nell’iOS Foundation Program, un nuovo programma nella regione Campania che riunisce altre sei università: offrono ai propri studenti corsi iOS che durano dalle tre alle quattro settimane.
Luca Maestri è un esempio del successo italiano all’estero, essendo considerato il secondo italiano più ‘potente al mondo’ dopo il presidente della Bce, Mario Draghi. Interviene anche sull’elezione del presidente Usa Trump e ironzza: “Non abbiamo piani di emergenza per la fine del mondo, non stiamo costruendo bunker. La diversità è essenziale in Apple. In questo momento di incertezza è importante impegnarsi, essere coinvolti per assicurare il miglior risultato possibile”. E sulle misure sull’immigrazione spiega: “E’ meglio farsi sentire che restare in silenzio”.
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