Isis su Twitter: quasi 50mila gli account pro-jihad aperti nel 2014
Boom di account pro Isis su Twitter. Nonostante le recenti minacce al fondatore Jack Dorsey per la chiusura di più di 2mila profili, infatti, una recente analisi effettuata dagli americani JM Berger, della Brookings Institution, e Jonathan Morgan, esperto di tecnologia, afferma che il 2014 ha visto il proliferare di numerose utenze a supporto del gruppo jihadista.
Isis su Twitter, le caratteristiche degli account
Secondo lo studio, i seguaci del Califfato avrebbero aperto durante lo scorso anno circa 46mila utenze, per lo più localizzate nei territori occupati dai militanti in Iraq e Siria, ma anche in Arabia Saudita. Tre su quattro sono in lingua araba, uno su cinque twitta in inglese e uno su venti, invece, in francese. In media ogni account può vantare un numero di follower che si aggira intorno ai mille, cifra non proprio esigua se si considera la media degli utenti di Twitter. I messaggi di propaganda sul social network , infine, partono il più delle volte da dispositivi mobili: per il 69% da telefoni Android, per il 30% da iPhone e per l’1% da BlackBerry.
Isis su Twitter, il parere degli esperti
Aaron Zelin, esperto di gruppi jihadisti, ha osservato in occasione di un’intervista della BBC che “il reclutamento su Twitter non è palese. Per quello vengono usate soprattutto applicazioni come Kik, WhatsApp e Skype”. I terroristi, piuttosto, utilizzano il social network per “attirare le persone” verso il gruppo terroristico e poi comunicare loro attraverso piattaforme alternative. “Lo Stato islamico – ha dichiarato Zelin – ha fatto dei social media una parte centrale della sua strategia e l’età dei suoi sostenitori coincide con la fascia demografica che li utilizza”. L’uso pericoloso di queste nuove tecnologie è stato evidenziato pure dal nuovo capo del Pentagono, Ashton Carter: “Anche coloro che sono molto lontani dai campi di battaglia e da esperienze di radicalizzazione – ha detto – improvvisamente ne vengono attratti”.
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