Internet: nei Paesi sviluppati 180 milioni di esclusi
Da un report pubblicato oggi da McKinsey, e condotto in collaborazione con Facebook, emerge che, pur nell’ambito di una crescita tumultuosa, esistono ancora delle barriere alla diffusione di Internet nel mondo.
La prima barriera, come prevedibile, è quella della povertà: 4,4 miliardi di persone nel mondo sono senza accesso a Internet, e in maggioranza sono concentrate nel Paesi in via di sviluppo.
Tra 1,1 miliardi e 2,8 miliardi di persone sono fuori dalla portata di una rete mobile; 920 milioni di persone non connesse sono analfabeti e nei Paesi in via di sviluppo le donne hanno 25 per cento meno probabilità di essere collegati rispetto agli uomini. Si stima che circa tra 3,8 e 4,2 miliardi di individui non avranno ancora accesso a Internet nel 2017.
In un Paese per altri versi evoluto tecnologicamente ed economicamente come l’India, dove però vivono anche centinaia di milioni di poveri, il tasso di penetrazione di Internet, attualmente, è solo il 15 per cento.
Le barriere alla diffusione di Internet, però, non riguardano solo i Paesi in via di sviluppo. È vero che in Stati come Italia, Germania, Giappone, Corea, Russia e Usa hanno un tasso di penetrazione di Internet del 79%, ma vi si trovano ancora 180 milioni di persone non connesse, principalmente a basso reddito e più donne che uomini.