Intelligenza artificiale rivoluzionaria: le novità di IBM presentate a Zurigo per il futuro tecnologico

il nuovo chip hermes e l’innovazione nell’intelligenza artificiale
IBM di Zurigo presenta un’avanguardia tecnologica che promette di rivoluzionare il campo dell’intelligenza artificiale riducendo drasticamente i consumi energetici. Il nuovo chip Hermes è stato concepito per integrare direttamente all’interno dell’unità di calcolo stessa i modelli di intelligenza artificiale, eliminando la necessità di sistemi di memoria esterni per l’apprendimento e l’elaborazione dei dati. Questa innovazione permette di ottimizzare in modo significativo l’efficienza operativa, abbattendo il consumo energetico di oltre cento volte rispetto alle soluzioni esistenti, un passo cruciale in un settore dove la capacità di calcolo e l’efficienza sono fattori determinanti.
Indice dei Contenuti:
Il funzionamento di Hermes può essere paragonato a uno studente che immagazzina tutte le informazioni direttamente nel suo cervello anziché dover consultare continuamente libri esterni: un metodo che riduce i tempi morti e aumenta la rapidità di risposta. Questo approccio ridisegna i paradigmi tradizionali dell’intelligenza artificiale, rendendo possibile un’elaborazione più veloce e autonoma. Le capacità del chip consentono inoltre una realizzazione più compatta e integrata dei sistemi IA, aprendo nuove prospettive per applicazioni industriali e di ricerca.
Questa novità conferma il ruolo di IBM come leader nella ricerca tecnologica, capace di sviluppare soluzioni che rispondono alle crescenti richieste di efficienza energetica e prestazioni elevate nel campo della computazione intelligente.
applicazioni aziendali e collaborazioni strategiche
IBM si distingue per un approccio pragmatico nel settore dell’intelligenza artificiale, finalizzato non tanto alla creazione di applicazioni di consumo, quanto allo sviluppo su misura di algoritmi per le imprese partner. La personalizzazione dei modelli IA è un elemento chiave: il 99% dell’addestramento si basa su dati pubblici, mentre l’1% restante è costituito dalle informazioni specifiche e proprietarie di ciascuna azienda, che rappresentano il vero valore differenziante, riflettendo la cultura e i principi etici del cliente.
In questo contesto, IBM ha avviato progetti innovativi con realtà settoriali diversificate, come quella cosmetica, dove si utilizzano modelli di intelligenza artificiale per ottimizzare formulazioni più sostenibili, sostituendo ingredienti chimici con alternative eco-compatibili. Tale processo si avvale di dati esclusivi forniti dal cliente, dimostrando la capacità di IBM di adattare soluzioni ad esigenze specifiche, incrementando l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale.
Parallelamente, IBM è tra i fondatori della AI Alliance, un consorzio che promuove la trasparenza e la responsabilità nell’uso dell’intelligenza artificiale. In collaborazione con università, istituzioni di ricerca e grandi aziende tecnologiche, IBM sostiene la necessità di modelli IA chiari e auditabili, fondamentali per costruire la fiducia degli utenti finali. Questa trasparenza è anche una richiesta diretta dei clienti, come ribadito da Abdel Labbi, responsabile della ricerca in Data & AI Platforms presso IBM.
la ricerca su computazione quantistica e prospettive future
Nel cuore della ricerca avanzata di IBM Zurigo risiede la computazione quantistica, un ambito destinato a rivoluzionare la capacità di calcolo e l’innovazione tecnologica a livello globale. Questa tecnologia emergente promette di superare i limiti dei computer tradizionali, accelerando lo sviluppo scientifico e aprendo scenari completamente nuovi in settori come la crittografia, la simulazione molecolare e l’ottimizzazione complessa.
IBM si pone come protagonista nella gara per il raggiungimento del cosiddetto “vantaggio quantistico”, quel punto di svolta in cui i computer quantistici superano le prestazioni delle macchine classiche su compiti specifici. La società prevede di raggiungere questo traguardo entro il 2026, consolidando il proprio ruolo di leader tecnologico e aprendo la strada a nuove applicazioni industriali e scientifiche.
La sfida della computazione quantistica è duplice: da una parte, è necessario sviluppare hardware stabile e scalabile, dall’altra creare algoritmi efficaci capaci di sfruttare la natura probabilistica dei qubit. L’esperienza di IBM in questo campo, unita alle collaborazioni con istituzioni come il CERN e i Politecnici federali svizzeri, alimenta un ecosistema di ricerca che punta a realizzare computer quantistici sempre più potenti e affidabili.
Per Alessandro Curioni, responsabile della ricerca europea di IBM, l’intelligenza artificiale e il calcolo quantistico rappresentano innovazioni paragonabili all’avvento dei transistor e di conseguenza a Internet: due rivoluzioni distinte ma complementari, che segnano un’epoca straordinaria per la tecnologia. La loro indipendenza e contemporaneità conferiscono al presente un valore storico unico, con potenziali impatti trasformativi per l’intera società.
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