Insurtech e intelligenza artificiale: rivoluzione imminente che trasformerà il settore assicurativo
Insurtech e trasformazione del mercato assicurativo
La fase embrionale dell’insurtech è ampiamente superata. Negli ultimi anni, startup e compagnie assicurative hanno contribuito significativamente alla crescita di questo settore, attirando un rinnovato interesse da parte di investitori, istituzioni e professionisti della tecnologia. L’Italian Insurtech Summit 2024 ha evidenziato questo slancio, con oltre 1.600 partecipanti in presenza e 86.000 utenti collegati in streaming, di cui il 38% provenienti da settori diversi da quello assicurativo. Questo evento di fondamentale importanza ha dimostrato come l’insurtech non sia più solo un fenomeno di nicchia, ma rappresenti una vera e propria opportunità trasversale per molteplici ambiti, caratterizzando un ecosistema innovativo.
Come affermato da Liliana Troaca, segretario generale di Italian Insurtech Association, “stiamo creando un sistema collaborativo in grado di valorizzare il potenziale di questo mercato e favorire sinergie innovative”. La crescente partecipazione delle istituzioni e la significativa presenza di figure ai vertici aziendali indicano un’unione di intenti nel rafforzare il sistema assicurativo italiano, accentuando l’importanza di lavorare coesi verso obiettivi comuni.
Questa trasformazione non implica solo un cambiamento nelle strategie aziendali, ma richiede un ripensamento radicale delle modalità operative. La digitalizzazione e le nuove tecnologie sono ora centrali nelle operazioni, portando a un’evoluzione che punta a migliorare l’esperienza del cliente e a ottimizzare i processi interni. Pertanto, l’insurtech non è semplicemente una risposta alle esigenze moderne; è anche un catalizzatore per rivoluzionare l’intero panorama assicurativo, rendendolo più accessibile e reattivo alle dinamiche del mercato attuale.
La consapevolezza del consumatore in crescita
In Italia, la consapevolezza dei consumatori riguardo all’assicurazione sta vivendo un notevole incremento. Questo cambiamento culturale è fondamentale per il settore insurtech. In passato, c’era una mancanza di familiarità con le polizze assicurative, ad eccezione dell’obbligo dell’Rc Auto. Tuttavia, la pandemia di Covid-19 ha posto nuove domande sulla protezione personale e sul valore delle assicurazioni, spingendo le persone a riconsiderare le proprie esigenze assicurative.
Analizzando questo fenomeno, Andrea Birolo, Head of Digital Business presso Reale Group, sottolinea come l’awareness del consumatore stia aumentando in modo significativo. “Nei precedenti anni, un italiano su due non era in grado di rispondere a cosa sarebbe disposto a assicurare.” Con il passare del tempo, le persone iniziano a riconoscere l’importanza di avere protezioni diversificate, rendendo l’assicurazione un aspetto rilevante delle proprie vite quotidiane.
Questo spostamento di paradigma impone un nuovo approccio alle compagnie assicurative. Gli utenti si aspettano servizi che integrino flessibilità e semplicità, paragonabili a quelli delle piattaforme digitali utilizzate per altre transazioni quotidiane. L’emergenza sanitaria ha generato una maggiore attenzione alle polizze legate alla salute e alla longevità, evidenziando la crescente priorità che i consumatori attribuiscono alla sicurezza personale.
Nonostante la strada da percorrere sia ancora lunga, il potenziale di crescita nel mercato assicurativo italiano è tangibile e promettente. Le aziende del settore devono quindi adattarsi rapidamente a queste nuove dinamiche, investendo in comunicazione e formazione per accompagnare i clienti verso una maggiore consapevolezza e la fiducia necessaria per intraprendere nuovi percorsi assicurativi.
Tecnologia e innovazione: un ecosistema coeso
Nel contesto attuale, la sinergia tra tecnologia e innovazione è cruciale per il progresso dell’insurtech. Chiara Vitale, Partner in Business Consulting di Dxc Technology Italia, esprime l’importanza di un sistema interconnesso che integri vari settori, permette di affrontare in modo efficace le sfide contemporanee. Le aree cruciali per lo sviluppo includono ambiente, istruzione, welfare e sanità, dove è possibile implementare soluzioni pratiche per migliorare la resilienza sociale e la longevità.
Vitale evidenzia che l’innovazione nel settore dell’assicurazione non può prescindere da un approccio sistemico che valorizzi competenze e formazione. “La formazione è l’ecosistema degli ecosistemi”, afferma, sottolineando la necessità di colmare il gap assicurativo esistente in Italia. Questo implica elevare il livello di preparazione e consapevolezza tecnico-professionale per poter affrontare le sfide future e costruire un ambiente sostenibile.
L’accelerazione della digitalizzazione, di cui si è fatto menzione, è parte integrante di questa evoluzione. Adottare tecnologie all’avanguardia non solo promuove l’efficienza dei processi aziendali, ma rappresenta anche un’opportunità per diversificare le offerte assicurative, rendendole più adattabili alle esigenze del cliente. Il passaggio da una visione tradizionale della polizza a un approccio più orientato alla personalizzazione è facilitato dal potenziale dell’intelligenza artificiale, strumento ormai imprescindibile per le compagnie assicurative.
In questo contesto, si manifestano opportunità senza precedenti per la creazione di un ecosistema più interconnesso, dove la tecnologia gioca un ruolo abilitante, non solo nel migliorare i servizi, ma anche nel promuovere una cultura dell’innovazione continua. Tale approccio permette di costruire non soltanto soluzioni più efficaci, bensì un’intera rete di collaborazione tra entità differenti, ciascuna con il proprio expertise, per un futuro dell’assicurazione più resiliente e proattivo.
Il ruolo cruciale dell’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale si sta affermando come un elemento centrale nel panorama dell’insurtech, influenzando profondamente le strategie aziendali. Daniele Cordioli, responsabile della soluzione consulting di Expert Ai, sottolinea che ci troviamo davanti a una transizione inarrestabile, paragonabile all’avvento di tecnologie rivoluzionarie come l’iPhone o l’introduzione di Internet. La rapidità con cui l’Ai sta integrandosi nella quotidianità lavorativa e privata rende prioritario per i leader del settore assicurativo adattarsi a questo cambiamento epocale.
Oggi, le compagnie assicurative cercano principalmente soluzioni che generino risparmi e incrementino le entrate. L’Ai, quindi, non è semplicemente un’opzione, ma una necessità strategica per rimanere competitivi. Cordioli afferma: “Tutti i grandi attori, europei o americani, devono dotarsi di un team di data scientist per sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale”. Questo porta a un riconoscimento del fatto che l’Ai, ben lontana dall’essere un mero supporto, diventa il motore delle operazioni quotidiane.
Tuttavia, l’adozione di tale tecnologia non è priva di sfide. La dipendenza dalle capacità cognitive di queste soluzioni solleva interrogativi sulla loro affidabilità. L’azienda deve necessariamente valutare quando sia opportuno ricorrere all’Ai generativa e quando si possano utilizzare alternative meno dispendiose in termini energetici. Cordioli avverte: “È essenziale bilanciare la crescita del potere computazionale con l’affidabilità dei risultati, considerando i dati e il linguaggio su cui l’intelligenza artificiale è basata”.
Alla luce di queste valutazioni, la fiducia del consumatore diventa cruciale. L’Ai facilita il processo di acquisto e la gestione delle polizze, ma il consumatore deve credere nel sistema. Con l’emergere dell’assicurazione digitale, la fiducia deve essere costruita sia nei confronti delle tecnologie che delle aziende, nel momento in cui queste ultime offrono servizi basati su modelli predittivi e probabilistici. La sfida è quindi quella di mantenere un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la solidità degli approcci tradizionali.
Verso il 2025: sfide e opportunità per l’insurtech
Il panorama dell’insurtech si sta velocemente evolvendo, con un focus particolare sul 2025, anno che promette di portare con sé cambiamenti significativi e sfide nuove. Il passaggio a un ecosistema più digitalizzato e automatizzato sta creando opportunità senza precedenti per le compagnie assicurative che intendono ridisegnare il proprio modello di business. Secondo Andrea Birolo di Reale Group, l’intelligenza artificiale non sarà solo un supporto, ma diventerà un abilitatore fondamentale per migliorare i processi di vendita e customer experience. La digitalizzazione, già in atto, permette di snellire le operazioni, accentuando la necessità di integrare soluzioni innovative che rispondano rapidamente alle esigenze emergenti dei consumatori.
Una delle sfide principali per il futuro è garantire un modello di interazione “phygital”, che combina il meglio del mondo digitale e fisico. In questo contesto, il consumatore ha bisogno di sapere di poter contare su un agente umano quando necessario. L’implementazione dell’Ai nella vendita e nel servizio clienti non deve escludere l’importanza del contatto umano, ma anzi, deve rafforzarlo, permettendo una maggiore personalizzazione dell’offerta.
Inoltre, la questione dell’affidabilità dell’Ai rimane al centro del dibattito. La tecnologia deve dimostrarsi valida e sicura, creando un ambiente di fiducia tra compagnie assicurative e consumatori. Non basta, infatti, implementare tecnologie avanzate; è fondamentale che gli utenti percepiscano un reale incremento della qualità del servizio. A questo riguardo, l’educazione e la comunicazione trasparente delle compagnie saranno essenziali per costruire una fiducia reciproca e per mitigare le incertezze relative all’adozione dell’Ai.
Guardando al futuro, i player del settore si devono preparare a una maggiore competizione, non solo nel campo dell’insurtech ma anche in quella della generalità delle aziende digitali. La chiave per affrontare queste sfide risiede nell’innovazione continua e nella capacità di adattarsi, sfruttando appieno le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. In questo scenario, l’insurtech ha il potere di trasformare radicalmente il modo in cui i consumatori interagiscono con le assicurazioni, rendendole più accessibili e personalizzate come mai prima d’ora.