INSTANT APP E INSTANT PLAY: IL TEST SENZA DOWNLOAD
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Il panorama dei servizi del Play Store Android non poteva non cavalcare il trend delle prove gratuite, che peraltro è un po’ il principio adottato da altri operatori, soprattutto dell’entertainment, ma non solo.
Parliamo delle Instant App, un formato di applicazione che può essere provato, prima di essere installato sul dispositivo.
Lo spazio occupato dalle app, in un mondo dominato dalla tecnologia mobile, praticamente su tutti i fronti, può alla lunga rivelarsi controproducente: dopotutto sono la velocità e la comodità-versatilità d’uso il punto di forza degli smartphone.
L’esperienza preinstallazione, dunque, funge da prova e accelera la fluidità dei processi, senza contare che molte app, anche se gratuite, possono contenere acquisti in-app o contenuti pubblicitari che ne compromettono l’interattività o che possono non essere graditi da alcuni utenti. Le instant app di Android prevedono l’utilizzo di alcune funzionalità, e dunque non sono in versione “completa”, ma proprio per questo non rallentano l’operatività dello smartphone, scaricando solo 4 MB per ogni applicazione.
Per accedere alle instant app è necessario aprire l’app Google Play, e, dalle impostazioni generali, attivare Google Play Instant, eseguendo l’upgrade dei link web. Non tutti i dispositivi sono configurati per utilizzare le Instant App, che originariamente sono state pensate per andare incontro agli utenti dei paesi emergenti, data la mole di memoria occupata da alcune applicazioni. In realtà, l’utilità può essere estesa a tutti, in senso lato: ad esempio se si vuole visualizzare l’offerta a tempo di uno store, oppure gli orari di un mezzo di trasporto o di uno spettacolo al cinema senza scaricare l’app completa sul proprio apparecchio.
PROVE DEMO E INSTANT PLAY
Quando si è detto che Mountain View cavalca il trend – ormai da qualche anno, per la verità – il riferimento è soprattutto ad alcune tipologie di prova dei servizi che somigliano da vicino alle Instant App. Prima di tutto, non si può non pensare – dal lato entertainment – alla modalità Instant Play, tecnologia usata dai casinò online nuovi, ma anche da quelli storici e comunque con licenza ADM – dunque legali.
Si tratta di un tipo di gioco caratterizzato da velocità, spesso disponibile anche in prova, che può riguardare vari titoli del catalogo dell’operatore autorizzato, dalle carte alla roulette, passando per gli Arcade.
In poche parole questo tipo di gioco è disponibile con l’opzione “soldi veri” (dunque dietro deposito e apertura di un conto) oppure semplicemente in modalità “demo”, e comunque richiede sempre una registrazione per la verifica della maggiore età dell’utente, requisito indispensabile per utilizzare una piattaforma legale a distanza
Visto che si è parlato di “demo”, e restando in ambito intrattenimento a distanza, non si possono non menzionare le demo version dei videogiochi, che vanno per la maggiore tra gli appassionati del videoludico in quanto, anche queste, funzionano come una sorta di test del game, sebbene incompleto. Dai videogames di Nintendo a quelli per PS o Xbox, le demo sono versioni limitate di un gioco, contraddistinte da funzionalità ridotte o da un numero di livelli inferiore alla versione completa. Prima di acquistare un titolo, però, può essere un buon metodo per conoscerne atmosfere, personaggi, qualità grafiche ed effetti sonori, ambientazioni. In questo ambito esistono anche le versioni di prova, uno step in più rispetto alle demo: il gioco è reso disponibile solo per alcune ore di prova, scadute le quali si può procedere o meno all’acquisto.
Ma torniamo alla tecnologia “istantanea” applicata al gioco, visto che di Instant App si parla: tra i giochi che non necessitano di download vanno sicuramente menzionati i games istantanei di Facebook, accessibili da browser o da provare sul proprio dispositivo mobile: dai puzzle alla simulazione, dagli Arcade ai solitari, ce n’è davvero per tutti i gusti.
UN, DUE, TRE, PROVA
Le Instant App, come si è detto, fanno leva sull’istantaneità dell’utilizzo unita alla possibilità di provare l’applicazione prima di decidere se scaricarla o meno.
La prova dei servizi è ormai un tipo di approccio – anche di marketing – che viene incontro alle esigenze degli utenti, anche e soprattutto quando i servizi in questione sono a pagamento. Il primo esempio viene sempre dall’entertainment, e dalle tv in streaming on demand in particolare: inaugurata da Netflix, la prova gratis a tempo delle piattaforme è ancora concessa da operatori come Paramount + e Amazon Prime Video, inclusivo di tutti i servizi di Prime.
Un esempio di prova che somiglia più da vicino a quello delle Instant App è però quello dei servizi freemium, ovvero quelli che uniscono la modalità “free” (gratis) a quella premium: sì, perché piattaforme come Spotify funzionano proprio così, rilasciando in modo gratuito la versione base, per poi proporre quella a pagamento, comprensiva di tutte le funzionalità, in modo illimitato. Lo stesso vale per Youtube Premium ma, uscendo dalla sfera entertainment, anche in campo e-learning sempre più comuni sono le videolezioni o i video tutorial di prova – salvo poi poter comprare il pacchetto. In ambito software, la prova gratuita è tipica di cloud come Google Drive o Dropbox, ma anche di programmi come Photoshop, oppure – in senso esteso – di servizi di stoccaggio fotografico, che offrono alcune immagini gratis, mentre altri contenuti sono scaricabili a pagamento.
Provare per credere, provare per acquistare, provare per conoscere. Ormai il meccanismo del test dei servizi è imprescindibile, a partire dalle Instant App.