In Inghilterra i bitcoin avranno impatto sul sistema sanitario?

Almeno così sostiene il politico laburista John Mann: “Bitcoin’s blockchain technology could have huge impact on how the NHS works” sottolinendo però più l’aspetto del potenziale delle blockchain rispetto alla singola criptovaluta, cui pare attribuisca solo il merito di aver provocato una serie di sfide. Però c’è un altro aspetto.
BITCOIN E UNIONE EUROPEA
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John Mann non è granché amato dai suoi concittadini, visto che è stato uno dei principali fautori della Brexit. Ora sta cercando di riparare al danno suggerendo di continuare a far parte dell’unione doganale europea come singolo Stato, e fa l’esempio di Svizzera e Norvegia, che in effetti hanno trovato un buon equilibrio con l’Unione Europea. Evidentemente l’accettazione delle criptovalute potrebbe costituire un importante passo di questo processo di avvicinamento all’economia di altri Paesi, e potrebbe far riguadagnare terreno al politico oggi un po’ in difficoltà.
Le voci circolate a Londra nelle ultime settimane fanno intendere che il Tesoro britannico si stia muovendo per regolamentare Bitcoin, anche se sono state espresse preoccupazioni sul fatto che l’anonimato concesso ai possessori lo abbia reso troppo desiderabile per coloro che si occupano di beni e servizi illeciti. Sta di fatto che il ministro del Tesoro Stephen Barclay sta negoziando con l’Unione Europea per portare i bitcoin nella regolamentazione del finanziamento anti-riciclaggio e antiterrorismo.
LE CRITICHE
A livello globale anche John Mann si rende conto delle critiche al progetto “Jamie Dimon, l’amministratore delegato di JP Morgan, ad esempio, l’ha dichiarata una ‘frode’ che si rivolge solo agli spacciatori di droga, agli assassini e ai regimi falliti. Dimon ha pubblicamente minacciato di licenziare qualsiasi trader di JP Morgan che si occupa di Bitcoin, dichiarando ‘stupida’ questa attività di investimento” dichiara egli stesso.
E aggiunge “Il governatore della Federal Reserve Bank australiana è stato scettico sul potenziale offerto da Bitcoin anche per una criptovaluta sponsorizzata dallo Stato”.
Mercoledì scorso, all’udienza del Treasury Select Committee, di cui fa parte, John Mann ha avuto l’opportunità di interrogare sul futuro quadro normativo di Bitcoin il Governatore della Banca d’Inghilterra, che ha risposto di non vedere un futuro per la criptovaluta, anche se ha ammesso che la Banca stava eseguendo uno studio di fattibilità.
Conclude John Mann: “Ci sono motivi per essere positivi riguardo alla tecnologia che sta dietro a Bitcoin. Mentre Bitcoin pone una serie di sfide, dobbiamo riconoscere il potenziale trasformativo della tecnologia che lo gestisce.”
Infatti, bisogna riconoscere che già spontaneamente molti privati si sono rivolti ai bitcoin per semplificare numerose transazioni. “Per le transazioni per acquisti di case, ad esempio – aggiunge John Mann – grandi quantità di denaro devono essere trasferite tra acquirente e venditore attraverso terzi con agenti immobiliari e avvocati che complicano il quadro.
La tecnologia blockchain potrebbe, tuttavia, costituire un modo sicuro di effettuare tali pagamenti, rendendoli molto più facili e meno stressanti. Accuratamente regolato e gestito, un tale sistema potrebbe accelerare il processo stressante, e spesso lungo, di acquisto di una casa oltre a permettere trasparenza nel processo”.
Ma c’è di più: “Anche nel nostro servizio sanitario Blockchain offre un enorme potenziale. Consentendo ai lavoratori delle ambulanze, ai paramedici e al personale medico l’accesso immediato alle cartelle cliniche aggiornate in tempo reale, le cure mediche potrebbero essere attentamente mirate ai bisogni specifici di una persona. La possibilità di caricare i risultati di scansioni, campioni di sangue e risultati dei test e di renderli disponibili immediatamente al successivo operatore, senza rischio di errore, offre la possibilità di migliorare i tassi di sopravvivenza nelle cure di emergenza e migliorare gli standard di cura in tutto il nostro servizio sanitario”.
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