Influencer professionisti: l’emergere di una nuova categoria lavorativa nel mondo digitale
Quattro categorie previdenziali per gli influencer
A partire dal prossimo anno, l’introduzione di un nuovo codice Ateco offrirà una definizione chiara per la figura del content creator, stabilendo quattro categorie previdenziali distinte. Questa classificazione è fondamentale per permettere a influencer e creators di essere inquadrati correttamente nel sistema previdenziale. L’INPS prevede che queste categorie comprendano: la gestione separata, che riguarda i liberi professionisti; la gestione commercianti, destinata a chi opera come impresa nel settore commerciale; il regime dei lavoratori dello spettacolo; e infine, un’inquadratura specifica per i lavoratori autonomi che producono contenuti online.
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Antonio Pone, direttore generale vicario dell’INPS, evidenzia che la nuova struttura offrirà ai content creators un framework chiaro al quale potranno allinearsi, sia autonomamente sia con l’assistenza di professionisti, come i commercialisti. Questa riforma permetterà di affrontare le ambiguità fino ad oggi esistenti nell’inquadramento lavorativo degli influencer, fornendo loro una tutela adeguata e una rappresentazione chiara nel mercato del lavoro.
Il riconoscimento formale di queste categorie è un passo cruciale per legittimare l’attività dei creators come una professione a tutti gli effetti, contribuendo a un sistema di protezione sociale più robusto per un settore in continua crescita.
Riconoscimento professionale degli influencer
L’introduzione del nuovo codice Ateco segna un passaggio significativo nel riconoscimento formale della figura dell’influencer e del content creator. Tale inquadramento non si limita a una mera classificazione, ma rappresenta un fondamentale riconoscimento di questi professionisti all’interno del panorama lavorativo italiano. Come sottolineato da Mauri Valente, vicepresidente di Aidcd, questa normativa non solo legittima l’attività di influencer, ma aiuta anche a differenziare chi opera nel settore in modo professionale e chi lo fa in modo amatoriale.
Fino ad oggi, l’incertezza regnava su come catalogare i creators e gli influencer all’interno delle categorie lavorative, generando confusione e gestione inefficace delle pratiche fiscali. Ora, le nuove normative forniranno una chiara struttura, rendendo il processo di regolarizzazione più fluido e sicuro. Questo nuovo scenario consentirà anche ai commercialisti di orientare i propri clienti in modo più preciso, evitando che gli influencer si trovino a dover gestire una serie di codici Ateco disomogenei, frutto di approcci soggettivi.
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Il riconoscimento della professione avrà implicazioni dirette non solo in termini di tasse e previdenza, ma anche riguardo alla percezione sociale di questa nuova figura professionale. L’introduzione di norme chiare e delineate contribuirà a una maggiore professionalizzazione del settore, consolidando la reputazione degli influencer e facilitando l’accesso a opportunità lavorative più sicure e tutelate.
Implicazioni fiscali e previdenziali
Con l’introduzione del nuovo codice Ateco, le implicazioni fiscali e previdenziali per influencer e content creators diventano sempre più rilevanti. A partire dal prossimo anno, queste figure professionali dovranno affrontare, come tutti i lavoratori, l’obbligo di versamento dei contributi. Questo cambiamento consentirà loro di costruire una pensione fin dal primo giorno di attività, garantendo in tal modo una maggiore sicurezza economica per il futuro. Antonio Pone, direttore generale vicario dell’INPS, conferma che la normativa si propone di offrire uno schema chiaro e accessibile a cui i creators possono allinearsi, sia autonomamente che con l’assistenza di esperti contabili.
In tal senso, le nuove categorie previdenziali proposte dall’INPS mirano a collocare gli influencer in contesti definiti, garantendo che ognuno di essi possa contribuire adeguatamente al sistema previdenziale in base alla propria attività lavorativa. Ciò rappresenta un’importante evoluzione rispetto alla situazione attuale, dove molti di questi professionisti si trovano ad agire in un contesto di incertezza e ambiguità fiscale.
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L’inquadramento in una delle tre categorie proposte – gestione separata, gestione commercianti o regime dei lavoratori dello spettacolo – offre finalmente ai creators una possibilità di essere riconosciuti nel panorama professionale, con tutte le tutele e i diritti previsti dalla legislazione vigente. In questo modo, anche le pratiche fiscali diventeranno più ordinate e prevedibili, consentendo agli influencer di pianificare con maggiore serenità il proprio percorso professionale.
Supporto per le famiglie dei minorenni influencer
La crescente diffusione degli influencer minorenni ha sollevato interrogativi significativi per le famiglie, spesso inesperte nella gestione delle opportunità e dei contratti che possono presentarsi in un mondo digitale in rapida evoluzione. Secondo Mauri Valente, vicepresidente di Aidcd, la bozza di normativa che riconosce formalmente la professione di influencer risponde anche a questa necessità. Ora, le famiglie di adolescenti che diventano popolari su piattaforme come TikTok potranno contare su un quadro giuridico chiaro e rassicurante.
Il riconoscimento della professione di content creator non solo legittima l’attività, ma fornisce anche alle famiglie un supporto concreto nel prendere decisioni informate riguardo alle offre commerciali che possono arrivare ai loro figli. Le famiglie, che continuano a mantenere il diritto di approvare eventuali contratti, possono ora affrontare la questione con una maggiore consapevolezza e preparazione, sapendo che l’attività dei loro figli è considerata un vero e proprio impiego.
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Inoltre, la nuova normativa potrebbe contribuire a prevenire situazioni di sfruttamento o gestione poco chiara delle finanze familiari legate a queste attività. Con la formalizzazione del lavoro di influencer, si crea anche un ambiente più protetto, riducendo le possibilità di contratti ambigui o poco trasparenti. In questo senso, il supporto legislativo rappresenta un passo fondamentale non solo per la professionalizzazione del settore, ma anche per la protezione dei diritti e degli interessi dei minorenni coinvolti.
Prospettive future e pubblicazione delle norme
La pubblicazione delle nuove norme riguardanti la figura degli influencer e dei content creators è attesa con grande interesse e anticipazione nel settore. Antonio Pone ha annunciato che la bozza di circolare sarà inoltrata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l’obiettivo di rendere pubbliche le disposizioni entro la fine dell’anno o, al massimo, entro il 6 gennaio 2025. Questo annuncio costituisce un passo importante per il futuro della professione, permettendo agli influencer di accedere a diritti e doveri ben definiti, fondamentali per la loro operatività nel mercato del lavoro.
Per i content creators e i loro consulenti fiscali, risulta cruciale monitorare attentamente le comunicazioni dal Ministero e dall’INPS, in particolare durante il periodo delle festività natalizie, quando le normative potrebbero essere finalizzate e ufficialmente annunciate. È fondamentale che i professionisti del settore si preparino a queste novità per poter consigliare i loro clienti in modo corretto e informato.
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Questo scenario apre anche prospettive interessanti in termini di formazione e aggiornamento per professionisti e influencer. La presentazione di guide e risorse dedicate al nuovo inquadramento previdenziale permetterà una transizione fluida, riducendo l’incertezza che ha caratterizzato il settore sino ad oggi. Le nuove norme, una volta attuate, non solo legittimeranno l’attività di influencer come professione, ma contribuiranno anche alla costruzione di un ecosistema lavorativo più equo, trasparente e tutelato.
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