Influencer italiani e evasione fiscale: il fisco intensifica i controlli su pagamenti e redditi online

Indagini fiscali e casi di evasione tra gli influencer in Germania
Le autorità fiscali tedesche hanno intensificato i controlli rivolti agli influencer, concentrandosi in particolare sulla Renania Settentrionale-Vestfalia, primo Land a lanciare un’indagine approfondita sull’evasione fiscale nel settore dell’influencer marketing. Il monitoraggio ha coinvolto circa 6000 profili presenti su piattaforme come Instagram, TikTok, YouTube, Twitch e OnlyFans, con un team composto da oltre 1200 esperti incaricati di individuare incongruenze nelle dichiarazioni fiscali. Dall’analisi sono emersi oltre 200 casi sospetti di mancata dichiarazione di redditi, soprattutto nei confronti di creator con guadagni mensili superiori ai 10.000 euro, i quali spesso operano attraverso sedi estere, come Dubai, per eludere il fisco tedesco. Il danno stimato alle casse pubbliche ammonta attualmente a circa tre milioni di euro, cifra destinata ad aumentare con ulteriori verifiche.
Indice dei Contenuti:
Questa iniziativa rappresenta un segnale chiaro della determinazione delle istituzioni a contrastare l’elusione fiscale in un comparto in rapida crescita e ancora parzialmente regolamentato. L’approccio pragmatico e sistematico adottato in Renania Settentrionale-Vestfalia si configura come modello da seguire anche in altre regioni, che stanno progressivamente ampliando le proprie attività di controllo in ambito digitale.
Sanzioni e conseguenze legali per l’evasione fiscale nel settore digital
In Germania, le sanzioni per evasione fiscale sono severe e disciplinate dal § 370 del codice tributario tedesco (Abgabenordnung), che prevede misure proporzionate alla gravità dell’infrazione. Nei casi meno gravi vengono applicate multe basate sul reddito giornaliero percepito dal contribuente, mentre per le violazioni più gravi si rischiano pene detentive fino a cinque anni, oltre al pagamento dell’imposta evasa e a una sanzione aggiuntiva del 6%. Questo quadro normativo riflette la crescente attenzione delle autorità nel contrastare le frodi fiscali legate al mondo digitale e degli influencer, dove dichiarazioni incomplete o inesatte possono portare a contestazioni anche di natura penale.
Le autorità fiscali non si limitano a sanzioni pecuniarie ma utilizzano indagini approfondite e strumenti tecnologici per accertare la reale entità dei guadagni delle piattaforme social. Questo approccio mira a garantire trasparenza, riducendo le opportunità di abuso attraverso domiciliazioni fiscali estere o omissioni volontarie. Il sistema tedesco applica una politica rigorosa per scoraggiare comportamenti elusivi, considerati un danno diretto alle finanze pubbliche e alla correttezza economica.
Confronto tra controlli fiscali in Germania e Italia nel mondo degli influencer
Il confronto tra le strategie di controllo fiscale adottate in Germania e in Italia rivela un crescente interesse delle autorità nel regolamentare il settore degli influencer, un ambito caratterizzato da flussi economici rilevanti ma spesso poco trasparenti. In Germania, l’approccio è caratterizzato da indagini strutturate e un utilizzo intensivo di risorse dedicate, come dimostra il caso della Renania Settentrionale-Vestfalia, dove oltre 1200 esperti hanno esaminato migliaia di profili social, evidenziando centinaia di casi sospetti. Il focus è posto su dichiarazioni di redditi incongruenti e domicili fiscali all’estero.
In Italia, pur non avendo ancora raggiunto la stessa scala operativa, l’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli, concentrandosi in particolare su collaborazioni pubblicitarie e sponsorizzazioni non dichiarate. Alcuni procedimenti riguardano personaggi di spicco, con un aumento significativo dei controlli mirati. Tuttavia, il sistema italiano appare ancora in una fase di adattamento rispetto a quella tedesca, con una crescente attenzione alla trasparenza fiscale nel digitale.
Entrambi i Paesi condividono la consapevolezza che il mondo degli influencer rappresenti una nuova sfida per il fisco, legata alla natura globale e digitale delle attività, e per questo stanno evolvendo le rispettive normative e prassi ispettive per garantire un’applicazione più efficace delle leggi fiscali. La tendenza generale è verso un inasprimento delle verifiche e una maggiore collaborazione internazionale per contrastare fenomeni di evasione e elusione.
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