Si tratta di autori, giornalisti e linguisti. Lo rileva l’Eurostat che ha evidenziato come, nel 2022, questa cifra sia aumentata del 9,1%
Tratto da REDAZIONE dirittodellinformazione.it
Il centro di statistica dell’Ue ha rilevato come la maggior parte di questi lavoratori sia concentrata in Germania (25,6%); segue la Francia (12%); terzo posto per la Spagna (9,1%). Quarta l’Olanda, l’Italia si colloca quinta per numero di persone impiegate in questi ambiti.
Su scala europea, 80mila sono poi le imprese attive nel settore editoriale: la Francia primeggia con 23.469 imprese editoriali; a seguire Spagna e Germania. In fondo alla classifica Lussemburgo, Cipro e Malta.
European Media Freedom Act
Intanto è entrata in vigore ufficialmente l’European Media Freedom Act, “una nuova serie di norme senza precedenti per proteggere l’indipendenza e il pluralismo dei media”, come ha affermato la vice-presidente della Commissione Europea, Vera Jourova. “Per la prima volta in assoluto, l’Ue ha una legge che protegge la libertà dei media. L’Ue riconosce che i giornalisti svolgono un ruolo essenziale per la democrazia e devono essere protetti. Invito gli Stati membri ad attuare le nuove norme il prima possibile”.
La Commissione Europea sottolinea come questo provvedimento «fornisca garanzie contro le interferenze politiche nelle decisioni editoriali e contro la sorveglianza dei giornalisti. La legge garantisce che i media possano operare più facilmente nel mercato interno e online. Inoltre, la normativa mira a garantire l’indipendenza e il finanziamento stabile dei media del servizio pubblico, nonché la trasparenza della proprietà dei media e dell’allocazione della pubblicità statale».
di Matteo Cotellessa, Giornalista in Direzione Comunicazione Mediaset e cultore della materia di Diritto dell’informazione, Diritto europeo dell’informazione e Regole della Comunicazione d’impresa con il Prof. Ruben Razzante (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)