Ilary Blasi show: analisi dei motivi dietro le chiusure dei programmi televisivi con la sua conduzione

Programmi originali di Ilary Blasi: un bilancio negativo
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Ilary Blasi ha visto una serie di programmi da lei condotti caratterizzarsi per risultati deludenti e, nella maggior parte dei casi, per una chiusura precoce. Dal suo passaggio a Canale5 nel 2016, dopo il successo iniziale con format già consolidati come Grande Fratello Vip e L’Isola dei Famosi, entrambi contraddistinti da cali significativi di ascolti, la sua carriera televisiva si è accompagnata a una serie di flop per i programmi “originali” pensati appositamente per lei.
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Nel 2018, Balalaika, show durante i Mondiali di calcio, è stato duramente criticato per la sua struttura debole e l’impatto insufficiente sul pubblico. L’anno successivo è stata la volta di EuroGames, un adattamento di “Giochi senza frontiere”, che ha visto un drastico calo di share dal 16% all’8,2% nel corso delle puntate, evidenziando una mancanza di coinvolgimento degli spettatori. Nel 2021 ha debuttato Star In The Star, un format che si è rivelato un tentativo fallito di replicare il successo di “Tale e Quale Show”, chiuso anticipatamente al quinto episodio con una media di share al di sotto delle aspettative, attestata intorno all’11,2%.
Nel 2025 è arrivato The Couple, il cui andamento sotto le attese ha continuato il trend negativo, confermando come tutti i progetti televisivi concepiti per Ilary Blasi abbiano faticato a trovare una solida base di pubblico e a garantirle continuità nel palinsesto. Questo bilancio conferma una criticità importante nella capacità di costruire format di successo intorno alla sua figura, almeno in termini di risultati di audience e durata nel tempo.
Frecciatine e critiche nel mondo dello spettacolo
Oltre alle difficoltà sul fronte degli ascolti televisivi, Ilary Blasi si trova al centro di un clima di critica e tensioni nel panorama dello spettacolo italiano. Un episodio recente ha visto protagonisti lei e Luciano Spalletti, ex allenatore della Roma, il quale ha risposto con durezza a una dichiarazione della conduttrice, che in passato aveva definito il tecnico “un uomo piccolo” sotto il profilo umano. Nel suo libro intitolato Il Paradiso Esiste Ma Quanta Fatica, Spalletti replica con una frecciatina non da poco: «Può capitare, nel corso di una vita, di essere un piccolo uomo o una piccola donna. Certamente lo è stata lei». Un rimando netto e pubblico che testimonia lo stato di tensione tra i due personaggi pubblici e riflette anche le difficoltà personali che la Blasi sta vivendo nel suo recente periodo professionale.
Parallelamente a queste controversie, il giudizio critico formulato da alcuni giornalisti del settore ha contribuito a un’immagine piuttosto negativa, inserendo la conduttrice in quella che viene definita una “stagione nera” della sua carriera. Le battute pungenti, le critiche sulla scelta dei format e le performance degli show si accumulano, alimentando un dibattito mediatico spesso impietoso e che va oltre le semplici valutazioni d’ascolto. Il confronto con colleghi, ex protagonisti dello sport e operatori televisivi alimenta una narrazione che mette in luce la fragilità attuale del profilo televisivo di Ilary Blasi, fatta di difficoltà a ritrovare stabilità nel gradimento del pubblico e di tensioni personali al centro della cronaca.
Prospettive future per la carriera televisiva di Ilary Blasi
Le prospettive future per Ilary Blasi nel panorama televisivo appaiono complesse e richiedono una revisione strategica della sua immagine e dei progetti a lei associati. I continui insuccessi dei format originali non solo riducono le opportunità di affidarle nuovi programmi, ma mettono anche in discussione la sua capacità di attrarre un pubblico stabile. In un mercato televisivo altamente competitivo, la necessità di reinventarsi diventa imprescindibile per evitare un progressivo isolamento professionale.
Per rilanciare la sua carriera, sarebbe auspicabile un ritorno a format consolidati o un coinvolgimento in progetti meno rischiosi, magari puntando su ruoli di supporto o collaborazioni che possano ridisegnare la sua immagine senza la pressione di portare show di nuova concezione. Un’alternativa potrebbe essere l’inserimento in trasmissioni di largo seguito, con meccaniche collaudate, per recuperare credibilità e risalire la scala degli ascolti con gradualità e autorevolezza.
La sfida principale è dunque quella di consolidare un’identità televisiva più coerente e apprezzata, superando le tifoserie mediatiche piuttosto polarizzate e dimostrando capacità di adattamento ai cambiamenti del settore. Solo così Ilary Blasi potrà sperare in una nuova fase di crescita e stabilità professionale, auspicabilmente supportata da scelte editoriali ponderate e da un’affidabilità riconosciuta dal pubblico e dagli addetti ai lavori.
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