Identità digitale dei cittadini italiani e la rivoluzione che potrebbe cambiare i rapporti tra Pa e cittadini
Alla ricerca dell’identità perduta. O forse sarebbe meglio dire mai avuta. Stiamo parlando dell’identità digitale, un argomento molto in voga negli ultimi giorni. Francesco Caio, il commissario per l’attuazione dell’agenda digitale, lo ha inserito fra gli obiettivi principali da perseguire nell’immediato futuro, insieme a fatturazione elettronica e anagrafe digitale.
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Proviamo a capire in quale situazione ci troviamo al momento. Il “decreto del fare”, recentemente, ha previsto l’istituzione del Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale (Spid) di cittadini e imprese. Che cos’è? È il sistema – un insieme aperto di soggetti pubblici e privati – che dovrebbe gestire la registrazione, le credenziali e gli strumenti di accesso ai servizi in rete della Pa. Dello Spid, eventualmente, potranno avvalersi anche le imprese in relazione all’identità digitale dei loro utenti.
È un passo importante – anche se sui tempi concreti di realizzazione ci sono poche certezze – verso la tanto agognata identità digitale. Fino ad ora, d’altronde, è rimasta perlopiù sulla carta (letteralmente si intende), visto che non sono ancora pochi i comuni che continuano a distribuire i documenti d’identità cartacei.
Lo Spid dovrebbe garantire finalmente l’effettivo utilizzo degli strumenti di identificazione previsti dal Codice dell’amministrazione digitale, carta d’identità elettronica e carta nazionale dei servizi. Due aggeggi che possono sostituire la firma elettronica avanzata per la fruizione dei servizi on line e l’invio di istanze alla pubblica amministrazione.
Era necessario, insomma, un sistema che permettesse al cittadino di ottenere le credenziali e l’istituzione dello Spid va in questa direzione. Restiamo in attesa, dunque, nella speranza che diventi presto realtà anche il documento unificato che riunirà carta d’identità elettronica e tessera sanitaria. Un solo supporto per provare a rendere più semplice la vita ai cittadini.
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