Humanity lancia Mainnet da 1,1 miliardi per sfidare Worldcoin nel mercato globale criptovalute

lancio del mainnet di humanity protocol e valutazione da 1,1 miliardi
Humanity Protocol ha lanciato il suo mainnet segnando un punto di svolta nel settore delle identità digitali decentralizzate, con una valutazione che raggiunge i $1,1 miliardi. Questo progetto, sviluppato per fungere da rete identitaria blockchain orientata alla privacy, si presenta come un’alternativa concreta e meno invasiva rispetto ad altri sistemi biometrico-centrici, puntando a una piena integrazione tra dati Web2 tradizionali e servizi Web3.
Indice dei Contenuti:
Promosso dal Human Institute e supportato da investitori di rilievo come Animoca Brands e Polygon Labs, Humanity Protocol si distingue per l’impegno a salvaguardare la privacy degli utenti, evitando la raccolta di informazioni personali sensibili. La raccolta fondi da $20 milioni, guidata da Pantera Capital e Jump Crypto, ha consolidato una valutazione importante che sottolinea la fiducia e l’interesse crescente nel progetto.
tecnologia zkTLS per la privacy e integrazione tra Web2 e Web3
Humanity Protocol posiziona al centro del suo ecosistema la tecnologia zkTLS, un sistema crittografico avanzato che consente di verificare informazioni provenienti da dati Web2 senza rivelare i contenuti originali. Questa innovativa soluzione permette agli utenti di dimostrare elementi quali controlli KYC bancari o punti fedeltà aerei direttamente alle applicazioni blockchain, preservando la riservatezza e impedendo qualsiasi esposizione di dati sensibili.
La peculiarità di zkTLS risiede nel fatto che la prova di validità si genera localmente sul dispositivo dell’utente, eliminando la necessità di un database centralizzato dove archiviare informazioni personali. In questo modo, Humanity Protocol realizza una simbiosi efficace tra dati tradizionali e ambienti decentralizzati Web3, superando le limitazioni delle soluzioni basate su raccolta biometrica invasiva e garantendo un alto standard di protezione e compliance normativa.
Seppur il progetto avesse in fase di prototipo adottato tecnologie biometriche come il riconoscimento del palmo della mano, con la release del mainnet tali metodi sono opzionali, sottolineando la priorità del team verso approcci meno intrusivi. Questa strategia tecnologica rappresenta un passo fondamentale per creare un’infrastruttura identitaria decentralizzata, robusta e rispettosa della privacy, capace di integrarsi con successo in vari settori e casi d’uso Web3.
confronto tra humanity protocol e worldcoin: approcci e sfide regolatorie
Humanity Protocol e Worldcoin si presentano come protagonisti nel settore delle identità digitali decentralizzate, ma con filosofie e approcci tecnologici radicalmente diversi. Mentre Worldcoin, co-fondato da Sam Altman, utilizza dispositivi biometrici proprietari per la scansione dell’iride, suscitando preoccupazioni regolatorie e questioni etiche in molte giurisdizioni, Humanity Protocol si distingue per un modello che evita completamente la raccolta centralizzata di dati biometrici sensibili.
Le criticità che hanno interessato Worldcoin, come il divieto temporaneo in Spagna e l’ordine di cancellazione dati biometrici in Germania, evidenziano la tensione fra innovazione e tutela della privacy nell’ecosistema blockchain. Le autorità hanno sollevato dubbi sull’effettiva comprensione e consenso informato degli utenti quando offrono i propri dati biometrici in cambio di criptovalute, un aspetto che minaccia la scalabilità del progetto.
Al contrario, Humanity Protocol si basa esclusivamente su attestazioni crittografiche generate localmente via zkTLS, senza mai trasferire o archiviare dati personali in server centralizzati. Questa scelta strategica lo pone su un terreno regolatorio più solido, limitando i rischi associati alla privacy e al trattamento dei dati biometrici. Progettato per integrarsi con fonti di dati Web2 senza compromettere la riservatezza, Humanity Protocol mira a diventare un’alternativa sostenibile e conforme alle normative europee e internazionali.
Il confronto tra i due progetti mette in luce una chiara divergenza: l’approccio invasivo e biometricamente dipendente di Worldcoin versus il modello di Humanity Protocol, fondato su tecnologie crittografiche avanzate che privilegiano la privacy e la decentralizzazione effettiva. È un confronto che riflette il delicato equilibrio fra innovazione tecnologica e rispetto delle normative vigenti nel mercato globale delle identità digitali.
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