Lexus, l’hoverboard volante di “Ritorno al futuro” esiste davvero
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L’hoverboard che Marty McFly possiede in “Ritorno al Futuro – Parte II”, rimane uno degli oggetti più iconici e desiderati del film.
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La pellicola è datata 1989, sono quindi passati 26 anni da allora ma siamo finalmente pronti per sperimentare anche noi lo stesso tipo di emozione provata dal protagonista-attore Michael J. Fox.
Dopo aver svelato il proprio hoverboard in giugno infatti, la casa automobilistica Lexus sta completando il processo di lancio completo e definitivo del progetto concludendo con successo la fase di test tenutasi a Cubelles, Barcellona.
Mark Templin, Executive Vice President di Lexus International ha dichiarato con entusiasmo: “Quando ci siamo lanciati in questo progetto, abbiamo deciso di superare i limiti di tecnologia, design e innovazione per trasformare l’impossibile in realtà.
In questo progetto, chiamato ‘SLIDE’, abbiamo collaborato con partner che condividono con noi la passione per creare divertimento dal movimento. Anche combinando la nostra tecnologia e competenza, abbiamo scoperto che realizzare un hoverboard non è per nulla facile.
Abbiamo vissuto alti e bassi e abbiamo superato alcune difficoltà, ma grazie a una risolutezza reciproca siamo riusciti a creare qualcosa che dimostri la nostra filosofia di design e tecnologia per creare quella che chiamiamo ‘Amazing in Motion’ “.
Tutto ebbe inizio 18 mesi fa quando fu varato il progetto Lexus Hoverboar, grazie alla collaborazione con un gruppo di scienziati dell’IFW di Dresda ed evico GmbH, azienda specializzata in tecnologia per la levitazione magnetica.
In seguito a test approfonditi eseguiti a Dresda con il celebre skateboarder, nonché test rider di hoverboard, Ross McGouran, il team voleva spingere l’hoverboard al limite delle sue possibilità ed effettuare test aggiuntivi in ambienti dinamici, all’aperto.
McGouran ha affermato: “Pratico lo skateboard da 20 anni, ma con l’assenza di attrito è stato come dover imparare qualcosa di totalmente nuovo, in particolare per quanto riguarda la posizione e l’equilibrio necessari a guidare l’hoverboard. Si tratta di un’esperienza completamente nuova“.
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Dalla presentazione del Lexus Hoverboard lo scorso giugno, i test si sono svolti in un hoverpark costruito ad hoc, un ambiente che unisce nella sua struttura architettonica elementi della cultura skate e hi-tech.
Si sono resi necessari 200 metri di circuito magnetico che dallo stabilimento di Dresda sono stati trasportati a Barcellona per essere posti sotto la superficie dell’hoverpark, creando in tal modo il test dinamico, che ha offerto a Lexus l’opportunità di mostrare acrobazie di grande impatto scenografico, come il movimento sull’acqua, rievocando le famigerate sequenze del film di Zemeckis.
E a proposito di film, Lexus ha immortalato in un video l’ultima test, che è diventata una clip a cura del premiato regista Henry-Alex Rubin.
La tecnologia Lexus Hoverboard è basata su due riserve “criostatiche” nelle quali è conservato un materiale superconduttore a -197 gradi, grazie all’immersione in azoto liquido. La tavola viene quindi posta su un circuito pre-magnetizzato che contiene magneti permanenti.
Il Dottor Oliver de Haas, CEO di evico, ne ha spiegato il funzionamento: “Il campo magnetico del circuito è essenzialmente ‘congelato’ nei superconduttori della tavola, mantenendo costante la distanza fra la tavola e il circuito – in poche parole facendo fluttuare la tavola. Questa forza è sufficiente per consentire al rider di stare in piedi e persino di saltare sulla tavola“.
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