Cuffie ed auricolari incredibili: arrivano quelle con i cavi che si allungano fino ad 8 volte
Alzi la mano a chi è capitato almeno una volta (se non di più) di buttare cavi di alimentazione, auricolari o le cuffiette a causa della propria incuria nel riporli arrotolandoli nelle maniere più improbabili, rompendo l’anima metallica che si trova all’interno.
Basterebbe qualche piccolo accorgimento, ma a volte anche quelli non si rivelano efficaci, vuoi anche l’incrementarsi di oggetti di qualità non proprio eccelsa.
Ma le cose sembra che stiano cambiando, grazie anche al Dr. Michael Dickey, assistente professore della North Caroline State University, specializzato in ingegneria bimolecolare e chimica: con il suo team di ricercatori infatti ha realizzato dei fili conduttivi elastici allungabili fino a otto volte rispetto alla loro originaria lunghezza, che però conservano intatte le proprie caratteristiche.
Questi fili sono costituiti da un sottile tubo fatto di un polimero estremamente elastico, mentre la composizione interna è costituita da una lega metallica liquida fatta da indio e gallio, ottimi conduttori elettrici.
Non sono di certo i primi ad averli creati o ad averne avuto l’idea, ma di sicuro sono quelli che hanno ottenuto i risultati migliori: prima, infatti, gli scienziati si concentravano sull’integrazione dei metalli o di altri conduttori elettrici nei polimeri elastici, favorendo la conduttività ma riducendo l’elasticità.
L’approccio del team del Dr. Dickey invece consente di ottimizzare e migliorare allo stesso tempo le due caratteristiche. Il risultato è la produzione di fili molte volte più allungabili e più conduttivi rispetto agli altri attualmente in uso.
Un ottimo prodotto che però presenta due ostacoli da superare prima di entrare nella grande distribuzione: prima di tutto bisogna riuscire a ridurre il più possibile la fuoriuscita del metallo liquido nel caso i fili si rompano o vengano tagliati, sia accidentalmente che volontariamente; in secondo luogo essendo un liquido metallico ha bisogno di un involucro che lo contenga, il che significa una più difficile riduzione delle dimensioni.
Le applicazioni che possono avere questo tipo di fili sono molteplici, dai cavi audio alle cuffie ai caricabatteria di telefoni (anche se si spera in un futuro non troppo lontano che la “cavetteria” sparisca) e in generale nel campo dell’elettronica.
La Apple sembra molto interessata a questa tecnologia, infatti ha già richiesto e ottenuto la licenza per poterla utilizzare sui propri prodotti, anche se ancora non si hanno notizie su quando ciò avverrà.