Grave attacco informatico ad Adobe Systems: violata la sicurezza e rubato il codice sorgente dei programmi come Acrobat
Un attacco informatico di dimensioni enormi è stato portato a termini contro la società informatica Adobe Systems.
L’azienda ha comunicato che degli hackers sono penetrati nei loro sistemi superando le barriere di sicurezza e sono riusciti ad appropriarsi del codice sorgente di alcuni dei più famosi programmi della Adobe.
Inoltre sono stati violati i dati personali di più di tre milioni di utenti che utilizzano i programmi Adobe online o li scaricano dal sito internet della Adobe e dallo store.
L’azienda si dice molto preoccupata per la perdita del codice sorgente di programmi come Adobe Acrobat, che è comunemente utilizzato per creare documenti molto comuni nella rete, quelli con estensione .pdf che sono leggibili dal comunissimo e gratuito programma Adobe Reader.
Questo colpo alla sicurezza dei sistemi della Adobe ha messo in crisi anche l’utilizzo di programmi che creano documenti ColdFusion e ColdFusion Builder, che sono utilizzati per creare applicazioni per internet.
Il furto dei codici sorgente potrebbe portare a nuovi attacchi informatici completamente invisibili, da quello che dicono gli esperti di sicurezza informatica di tutto il mondo.
Gli hackers potrebbero, infatti, creare virus o programmi per entrare nei computer degli utenti utilizzando il codice sorgente Adobe per accreditarsi nei sistemi.
L’azienda però butta acqua sul fuoco. Nonostante la gravità del danno subito dalla società, secondo il capo della sicurezza della Adobe Systems, Brad Arkin, gli utenti che utilizzano il programmi della Adobe Systems, sia online sia in locale, attualmente non corrono rischi perché, dopo la scoperta dell’attacco informatico, circa due settimane fa, i tecnici e gli informatici sono riusciti a limitare i possibili danni a carico degli utenti
Vi sono anche dei testimoni di questo grave atto di furto informatico. Un giornalista, Brian Krebs, sostiene infatti di aver trovato buona parte del codice sorgente della Adobe su uno dei server privati appartenenti ad un gruppo di cracker molto conosciuto.
Il rischio più grande sembra lo abbiano corso quegli utenti che comprano i programmi online con carta di credito e che avevano, per comodità, memorizzato dati, password e codici sui server Adobe.
Secondo la casa informatica, questi utenti sono stati tutti tempestivamente informati dell’attacco e hanno potuto salvare così il loro denaro.
L’azienda ha comunque comunicato che i dati delle carte di credito e gli altri dati personali erano crittografati e quindi gli hackers non potrebbero averli già utilizzati per prosciugare i conti correnti dei clienti della Adobe Systems.
La Adobe ha comunque offerto ai clienti che potrebbero essere stati colpiti dall’attacco, l’attivazione gratuita per un anno del servizio di monitoraggio del credito