Google I/O sarà multitasking e Lite. Arriva Vitals: che cosa cambia
Tutte le novità in arrivo per Google I/O sono state annunciate all’inaugurazione del nuovo sistema operativo di Big G all’annuale conferenza che si tiene a Mountain View per gli sviluppatori.
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Google I/O, 2 miliardi di utenti Android
Oggi Android vanta 2 miliardi di utenti in tutto il mondo, un numero impensabile quando nell’ormai lontano 2008 debuttò nel primo smartphone HTC Dream. Oggi quel sogno è diventato realtà e continua ad espandersi forte delle ottime prestazioni.
Ora arrivano altri miglioramenti per tutti gli utenti di Google I/O. Con il rilascio della seconda Developer Preview di Android O arriva il programma Beta già attivo per i Nexus compatibili e per la gamma di cellulari Pixel. Viene esaltato il concetto di multitasking quindi sarà possibile continuare ad usare il cellulare anche se è aperta un’applicazione.
Google I/O, arriva Vitals, che cosa cambia
Ma la più importante novità di Google I/O è Vitals che punta a 3 priorità: sicurezza, ottimizzazione e nuovi strumenti per gli sviluppatori. Con Google Play Protect, integrata con il Play Store sarà possibile analizzare le app installate. Miglioreranno anche le performance delle batterie grazie alla gestione della memoria e dei processi in background di Google I/O. Per gli sviluppatori arriva un nuovo linguaggio di programmazione chiamato Kotlin.
Google I/O sarà anche Lite
Big G ha pensato anche a tutti gli utenti che sceglieranno uni smartphone di fascia medio-bassa. E’ in arrivo una versione light di Google I/O, Android Go. Si basa su Android O, ed è stato pensato per essere installato a bordo di smartphone caratterizzati da 512 MB o 1 GB di RAM, display HDe con memoria interna limitata. Il primo smartphone con questa versione leggera arriverà nel mercato nel 2018.
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Ci sarà anche una versione leggera di Youtube, YouTube Go. Ma non sarà l’unica, tutte le le applicazioni della suite Google avranno di default la funzionalità di risparmio dati abilitata.
Anche Apple potrà contare sul Google I/O attraverso Google Assistant che competerà con Siri. Parlerà nuove lingue, tra cui l’italiano (entro l’anno), e permetterà di fare molte più cose senza uscire dall’assistente: si potrà ad esempio cercare un ristorante, ordinare e pagare, sempre con la voce.
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