I Google Store saranno presto una realtà tangibile prima negli stati uniti e poi anche in europa.
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Si fanno sempre più insistenti le voci secondo cui Google, sulla falsariga della Apple, avrebbe intenzione di aprire dei punti vendita dove vendere i propri prodotti, come gli smartphone e i tablet della gamma Nexus fino agli occhiali intelligenti già ribattezzati Google Glass.
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Entro la fine dell’anno i primi Google Store dovrebbero comparire negli Stati Uniti, per poi espandersi nel resto del mondo se l’iniziativa dovesse avere successo.
Anche la Microsoft, qualche anno fa, ha adottato una strategia simile per attirare nuovi clienti e fidelizzare ulteriormente quelli che già aveva: attualmente, negli Stati Uniti ci sono 67 Microsoft Store che però non hanno ottenuto il successo che si auspicava.
La leader incontrastata in questo senso rimane la Apple, che con i suoi 400 store sparsi per tutto il mondo ha fatturato, solamente nel 2011, più di un miliardo e mezzo di dollari, con un ricavo netto per ciascun negozio che ammonta a circa 17 milioni di dollari.
Altre cifre che rendono bene l’idea del predominio della società di Cupertino è il numero di visitatori a livello globale, stimato in 110 milioni, meta dei quali non aveva mai comprato un prodotto Mac prima di allora, con più di 22mila ingressi a settimana.
Alla luce di questi dati emblematici, l’azienda di Mountain View ha quindi seriamente vagliato l’idea di aprire dei negozi per conto proprio: l’esigenza è nata quando i dirigenti hanno cominciato a pensare al modo migliore in cui presentare al pubblico e ai potenziali acquirenti i Google Glass, gli occhiali intelligenti che consentono di vedere il mondo esterno in un’ottica completamente nuova e rivoluzionaria grazie al concetto di realtà aumentata.
Negli hackathon che si sono tenuti in questi giorni a New York e a San Francisco, Google ha mostrato un’ottantina di modi diversi in cui usare i suoi smartglass, che nei prossimi anni, almeno stando ai loro buoni propositi, dovrebbe rivoluzionare la vita di tutti i giorni delle persone.
Eppure, ai piani alti di Mountian View non sono convinti che questa sia la mossa migliore per rendere attraenti agli occhi delle persone i suoi occhiali inteligenti, per questo motivo nella stanza dei bottoni hanno deciso di puntare forte sui Google Store, magari allestendo uno stand apposito dove i clienti possao venire a provare in anteprima i prodotti prima di poterli comprare.
Non dimentichiamo, infatti, che uno dei principali punti di forza che hanno reso gli Apple Store una sorta di status symbol per gli appassionati di tecnologia è la possibilità di avere un primo contatto fisico con i prodotti di loro interesse: una persona che sia interessata all’acquisto di un iPad può dunque venire in negozio per poter ammirare le sue qualità, come per esempio il display retina che garantisce un’altissima qualità dell’immagine.
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