La bufala di Google Maps e la Palestina mai stata presente sulle mappe
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Google sembra aver cancellato la Palestina dalle mappe, l’ha esclusa o non c’è mai stata?
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Non l’ha mai eliminata, proprio perché non l’ha mai inserita.
L’azienda di Mountain View è stata criticata di nuovo da diversi giornalisti palestinesi.
Si, di nuovo proprio poiché già in passato Google è stata attaccata per lo stesso motivo, senza però risolvere il problema.
I cronisti stessi hanno lanciato l’hashtag #BoycottGoogle che sta facendo in questo momento il giro su Twitter da parte di centinaia di persone.
Effettivamente, se si prova ad andare su Maps, la Palestina è presente ma al suo interno non c’è nulla.
Google: perché ha escluso la Palestina?
Il motivo della scelta di Google non è chiaro, la faccenda continua già da tempo e le proteste aumentano sempre di più.
L’azienda ha inoltre risposto affermando che è impossibile che sia stata eliminata in quanto non sia mai stata inserita.
Google è stata attaccata con l’accusa di “aver cancellato dalle sue carte geografiche il nome della Palestina e per averlo rimpiazzato con quello di Israele e contraria a tutte le norme e le convenzioni internazionali”.
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Il forum che ha lanciato la petizione, controbatte dichiarando che l’azienda ha in precedenza letteralmente eliminato la zona dall’area geografica, più precisamente il 2 5 Luglio scorso.
Su Change.org sono state confermate più di 260.991 firme e ne mancano 39.009 per il raggiungimento dei 300.000, manca poco all’arrivo della cifra tonda.
Il colosso di Mountain View non solo ha messo solo quel poco che è attualmente presente, ma lo ha inserito anche in modo del tutto errato.
Infatti, tutte le strade hanno un ordine sbagliato e molte portano dritte verso zone pericolose.
Insomma, non si è mai capito il perché di tutto ciò, vi sono sostenitori provenienti da tutto il mondo e le proteste vanno avanti da tempo, dunque perché Google non rimedia?
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