Google Helpouts fallito: i motivi dell’insuccesso
Google Helpouts chiude il prossimo 20 aprile. E’ questo l’annuncio che è stato dato in via ufficiale dal colosso di Mountain View: una decisione presa perché la piattaforma non starebbe crescendo così come era stato previsto. Google Helpouts era stata creata due anni fa per permettere la connessione fra persone che avevano bisogno di aiuto per fare qualcosa e persone che erano in grado di spiegare loro come fare; questi ultimi potevano fornire le informazioni necessarie attraverso una sessione video in live streaming e pagando una determinata somma di denaro – cosa che non sarà più possibile a partire dal 19 aprile. Dopo la data di chiusura del 20 aprile, e fino al primo novembre 2015, sarà ancora possibile scaricare tutti i propri video attraverso il servizio Google Takeout.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Google Helpouts chiude: a cosa serviva
Google Helpouts era stato lanciato il 4 novembre del 2013, grazie anche alla collaborazione di diversi partner che avevano deciso di appoggiare il progetto (fra questi Sephora, Redbeacon, One Medical e Waters WAT). L’idea di Google era quella di fornire una piattaforma in cui persone esperte avrebbero potuto offrire la propria consulenza in merito ad una vasta gamma di argomenti. Musica, arte, informatica, cucina, istruzione, carriera lavorativa, moda, bellezza, fitness e benessere, alimentazione, assistenza legale, casa e giardinaggio: tutto a disposizione degli utenti in cerca di aiuto. Alcuni video erano offerti gratuitamente, con l’idea di far pagare il servizio nel futuro. Tuttavia, alcuni degli utenti hanno chiesto dei pagamenti anticipati (ad esempio un gastroenterologo ha fissato la tariffa di 25 dollari per 15 minuti di consultazione). Google Helpouts ne ricavava, per contro, il 20 per cento sulla transazione effettuata (anche se questa non era prevista per il canale salute).
Google Helpouts chiude: strategia sbagliata?
Il problema principale di Google Helpouts potrebbe essere stato quello di aver in qualche modo fatto concorrenza ad altri servizi offerti da Google stessa. Pensiamo, ad esempio, ai video tutorial presenti su YouTube, che spiegano in pratica come fare qualsiasi cosa. Altro problema ad essersi presentato ha riguardato gli esperti di Regno Unito e Irlanda, che hanno dovuto iniziare ad offrire le proprie consulenze gratuitamente mentre gli utenti dell’Unione Europea potevano partecipare solo gratuitamente, a causa di leggi fiscali andate in vigore dallo scorso mese di gennaio.
Google Helpouts chiude: stop il 20 aprile
In attesa di chiudere definitivamente fra un paio di mesi, Google ha già iniziato a rimuovere l’applicazione di Google Helpouts da iTunes Store e da Google Play anche se l’azienda di Mountain View starebbe già lavorando ad un nuovo servizio di video assistenza per i consumatori che hanno bisogno di aiuto per acquistare dispositivi Android o Chrome.
Google Helpouts chiude ma non era comunque l’unico servizio del genere. Amazon ne offre uno molto simile, ad esempio, chiamato Mayday che funziona attraverso i dispositivi Kindle Fire HDX. In questo caso, però, gli utenti sembrano essere piuttosto attivi, una caratteristica, questa, che permette poi di interagire dal vivo con un operatore del servizio clienti.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.