Google in Europa non piace agli editori, braccio di ferro per l’Antitrust
![Come intelligenza artificiale sta trasformando i modelli di business radicalmente](https://assodigitale.it/wp-content/uploads/2019/09/Come-intelligenza-artificiale-sta-trasformando-i-modelli-di-business-radicalmente-1160x774.jpeg)
Gli editori europei contro Google. Respingono, non al mittente direttamente, ma tramite la Commissione Europea, con un documento comune, gli impegni proposti da Mountain View al fine di bloccare la procedura di abuso di posizione dominante aperta in sede UE.
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In realtà, il braccio di ferro tra gli editori e il gigante statunitense sull’Antitrust è a distanza. E’ stata Bruxelles a chiamarli direttamente in causa i primi, invitandoli a dire la loro sulla ricetta proposta da Google.
Della partita è anche la Fieg, l’a Federazione degli editori italiani presieduta da Giulio Anselmi: “Se Google non presenterà al più presto proposte sostanzialmente migliorative – sostiene – gli editori europei chiedono che la Commissione utilizzi tutti i poteri legali, compreso un immediato Statement of Objections che preveda rimedi efficaci. Una ricerca equa e non discriminatoria realizzata con criteri imparziali nei confronti di tutti i siti web è prerequisito essenziale per lo sviluppo dei media e delle tecnologie a livello europeo».
La Commissione Ue ritiene che le azioni di Google creino «un danno potenziale per i consumatori in termini di riduzione della scelta, della qualità e della innovazione».
A Bruxelles, quindi, l’idea prevalente è che un intervento sia necessario affinché la posizione dominante di Google nel mercato europeo della ricerca web (oltre il 90%) non precluda la possibilità di entrata di altri concorrenti.
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