Google Dart 1.0 creare web app con un nuovo modo di programmare, disponibile la prima release ufficiale

Due anni dopo la presentazione ufficiale al pubblico, Google ha ufficialmente rilasciato la sua prima release ufficiale (la 1.0) di Google Dart, un progetto open source per la creazione e lo sviluppo di web app, attraverso un kit di sviluppo caratterizzato da strumenti e librerie di programmazione di nuova concezione.
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Secondo i vertici di Google, questo kit è adesso pronto per essere utilizzato dagli sviluppatori interessati a nuove modalità di produzione degli strumenti sul web. Va detto, però, che secondo alcuni passerà ancora del tempo prima che i programmatori possano cominciare ad affezionarsi talmente tanto a questo progetto da utilizzarne i suoi strumenti principali.
Più di un anno fa era stato rilasciato un primo kit di base contenente alcuni degli elementi base per lo sviluppo delle web app: una prima infarinatura per permettere agli sviluppatori di prendere familiarità con questo nuovo strumento. Questa primissima versione grezza di base è stata poi affinata da Google e migliorata sia nelle performances che nella stabilità.
Tutto merito degli strumenti principali che compongono questo kit 1.0: il Dart Editor, che come dice il nome stesso è un potente editor per la scrittura e la modifica del codice di programmazione, e il Dart VM, una virtual machine integrata in una versione personalizzabile di Chromium (web browser open source) e in grado di leggere il codice in modo nativo.
Oltre a questi due strumenti, il kit è composto da una libreria che consente agli sviluppatori di utilizzare lo script Dart su browser diversi, sotto forma di dart2js, un codice Javascript specifico. Si tratta di un’evoluzione del codice solitamente utilizzato in questo settore, lo JS, rispetto al quale Google promette di aver raggiunto un livello di performance addirittura migliore.
Se non si tratta di una rivoluzione, è comunque l’inizio di una nuova fase nel mondo dei linguaggi di programmazione, considerando che aziende come Adobe e JetBrains hanno già scelto di aggiungere, nella loro gamma di prodotti, il supporto a questo nuovo linguaggio. Ma le polemiche restano, soprattutto se si considera che alcuni grandi colossi del Web, come Microsoft, Mozilla ed Apple, hanno puntato il dito contro Google, incolpandolo di aver costruito attraverso Dart uno strumento di propaganda e di ulteriore frammentazione dei linguaggi di programmazione.
Ma Google non si preoccupa di queste critiche e continua a lavorare ai successivi sviluppi del progetto Dart, grazie anche a un team di designer e programmatori costantemente impegnati nella creazione di nuovi strumenti e librerie e nel garantire un’elevata performance e una maggiore stabilità degli strumenti presenti nel kit. Resta da vedere se crescerà l’attenzione intorno a questo nuovo progetto di Mountain View o se i codici più tradizionali avranno la meglio.
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