Google Chrome, addio pubblicità invasiva su smartphone, pc e tablet
La pubblicità invasiva potrebbe avere i giorni contati su Google Chrome. Big G starebbe lavorando per introdurre sul browser un sistema di blocco della pubblicità, che dovrebbe impedire ai navigatori di imbattersi in spot invadenti.
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Non si tratta di un blocco totale della pubblicità in quanto rappresenta un fonte principale di ingressi per Google, nel solo 2016 Big G ha generato dalla pubblicità online oltre 60 miliardi di dollari, ma di un filtro per gli spot ritenuti “inaccettabili” dalla “Coalizione per un’industria pubblicitaria migliore“. Ma quali sono queste pubblicità invadenti? Si tratta degli annunci pop-up, cioè delle finestre pubblicitarie che appaiono all’improvviso quando si naviga su alcuni siti, degli spot a schermo intero che precedono la visualizzazione di un sito, dei video pubblicitari la cui riproduzione parte in automatico.
A rivelare i dettagli è il Wall Street Journal che afferma che Google potrebbe bloccare certi spot considerati inaccettabili nella navigazione di siti oppure una scelta più drastica bloccare tutti gli spot che usano appunto questo metodi invasivi.
Lo scorso marzo, Coalition for better ads ha stabilito nuovi standard per una migliore pubblicità sul web e Google vorrebbe applicarli richiamando alle proprie responsabilità inserzionisti e proprietari dei siti Internet.
Potrebbe sembrare una mossa controproducente ma in realtà Big G con la sua decisione cerca di impedire ad altre società di ottenere vantaggi economici dal business dei programmi di blocco pubblicitario.
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Google Chrome è il borwser più diffuso. Secondo gli analisti di Net Market Share a marzo Big G aveva il 58,6% del mercato mondiale, seguito a distanza da Internet Explorer (18,9%), Firefox (11,8%), Microsoft Edge (5,6%) e Safari di Apple (3,4%). Insomma non c’è partita.
Google per il momento non commenta le indiscrezioni. Non è quindi da escludersi la possibilità che Google possa tornare nei prossimi giorni sui suoi passi, rinunciando di fatto al rilascio definitivo della funzionalità su Google Chrome. Vedremo nei prossimi giorni quale sarà la mossa scelta da Big G. Ma se decidesse di applicare il filtro cambierebbe il nostro modo di navigare.
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