Google celebra il 100° anniversario della nascita di Jonas Salk
“Grazie, dottor Salk!”. Sono bambini felici quelli ritratti nel doodle di Google che , proprio oggi, vuole celebrare i cento anni della nascita di Jonas Salk: lo scienziato e medico statunitense realizzò il primo vaccino contro la poliomelite, malattia con alto tasso di mortalità infantile.
Erano gli anni Cinquanta e solo nel 1952, anno drammatico nella storia degli Stati Uniti, su quasi 58mila casi riportati morirono più di 3mila persone e oltre 21mila restarono paralizzate.
Il lavoro di Salk contro il “male peggiore dell’era del dopoguerra” coinvolse oltre 20mila operatori sanitari e più di 200mila volontari per un’operazione su grande scala: furono quasi 2 milioni i bambini su cui si effettuarono i primi test sanitari.
Visto che i vaccini “vivi” avevano causato alcuni morti nelle sperimentazioni, Salk propose un’alternativa provando a utilizzare un vaccino “inattivo” per vincere lo scetticismo di alcuni colleghi, ottenere i finanziamenti necessari e dimostrare l’effiacia non ancora provata sugli esseri umani.
La sua determinazione lo spinse nel 1953 ad annunciare che si sarebbe inoculato personalmente il vaccino sperimentale. In pochi anni la malattia fu resa quasi inoffensiva, riducendo drasticamente il numero di nuovi casi e morti. Quando la notizia del successo del vaccino fu resa pubblica, il 12 aprile 1955, Salk fu salutato come “l’uomo dei miracoli”, e la giornata divenne quasi una festa nazionale.
Non molti sanno che dopo il successo del suo vaccino, a partire dagli anni Ottanta, Salk cercò un vaccino contro l’Hiv, il virus che causa l’Aids. Questa nuova avventura nacque in California, a La Jolla, dove lo scienziato fondò il Salk Institute for Biological Studies, un centro di ricerca tutt’ora in funzione. Salk, però, morì il 23 giugno del 1995 a causa di un infarto, a 80 anni, e il suo lavoro fu interrotto.