Google saluta CAPTCHA, arrivano i gattini
I servizi Internet hanno sempre cercato di bloccare spammer e bot, in alcuni casi obbligando gli utenti del web a leggere una serie di numeri e lettere distorte e chiedendo loro di scrivere ciò che compariva nel monitor. Questo metodo di riconoscimento della persona umana prende il nome CAPTCHA.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Nel mese di aprile, però, Google ha dimostrato che i computer sono altrettanto bravi a superare questi sistemi di sicurezza CAPTCHA, tanto quanto una persona in carne ed ossa.
Nelle sue prove, Google ha dimostrato che i programmi informatici sofisticati potrebbero ingannare il diffuso metodo CAPTCHA quasi con certezza assoluta: il 99,8 per cento dei test fatti da Google hanno provato che CAPTCHA può essere eluso da una macchina.
Per questo motivo Google sta lanciando la nuova generazione di questa tecnologia, che per la maggior parte delle caratteristiche non assomiglia a CAPTCHA. Invece di vedere una finestra con numeri e lettere, gli utenti saranno ora in grado di confermare la loro “umanità” con solo un click sulla casella di controllo “non sono un robot” cliccabile con il mouse o selezionando le immagini di gattini tra quelle di diversi animali.
Dietro al nuovo “No-CAPTCHA”, come Google lo chiama, c’è un potente algoritmo di back-end. Google invita qualsiasi sito che utilizza CAPTCHA a passare alla nuova generazione del metodo di verifica. Servizi come Snapchat e WordPress hanno già iniziato ad offrire il nuovo sistema.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.