Il Goal di Astori dell’Italia rilevato grazie alla Goal Line Technology della Confederations Cup: debutta il Goal Control 4d
Lo abbiamo aspettato, lo aspettava la FIFA ed alla fine è arrivato.
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Chiamatelo “goal fantasma” o “goal non goal” “palla sulla linea” o come vi pare, fatto sta che da quel maledetto giorno in cui il tiro di Lampard andò in rete durante il mondiale del 2010 e l’arbitro decise che invece la palla non aveva passato la linea tutti abbiamo pazientemente aspettato questo momento. Che è arrivato nientemeno che con l’Italia.
Minuto 23 di Italia-Uruguay, finale per il terzo posto della Confederations Cup 2013. Calcio di punizione per l’Italia. La palla carambola tra palo e spalla del portiere dell’Uruguay danzando sulla linea e, prima che la stessa finisca in rete, viene calciata da Astori. Non ci fosse stata la Goal Line Technology si sarebbe spesa una buona settimana a discutere se il tocco di Astori fosse avvenuto prima, e quindi il goal era da attribuire a lui, o dopo, ed in questo caso la rete avrebbe portato la firma di Diamanti che ha calciato la punizione.
Avevamo parlato del Goal Control 4d in questo articolo. Si tratta di un sistema che utilizza ben 14 telecamere ad alta velocità che sono montate nella parte superiore dello stadio e rilevano automaticamente la posizione della palla quando si trova vicino alla linea di porta. E’ molto simile all’Hawk Eye già usato nel tennis e che verrà utilizzato nella prossima Premier League e di cui avevamo parlato in questo articolo.
Il Goal Control 4d, unica tecnologia che verrà sicuramente utilizzata anche il prossimo anno al mondiale, permette inoltre in tempo quasi reale di realizzare un render dell’immagine in 3d dell’esatta posizione della palla al momento in cui avviene l’episodio di goal-non goal. Anche in questo è molto simile all’Hawk Eye ed anche questo è stato possibile visualizzarlo nel corso della partita tra Italia ed uruguay. Potete rivedere l’episodio in questo video nel sito della FIFA.
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Addio chiacchere da bar e questo un po’ dispiace: fosse stato per un goal non goal allora va bene, ma togliere il piacere di stare a discutere toglie un po’ il fascino al mondo del pallone.
D’altra parte dopo tutti i soldi spesi dalla FIFA (in un periodo di crisi come questo) per scacciare l’incubo dei goal fantasma la stessa tecnologia andava provata ed era sicuramente meglio un debutto “soft” (con il goal che sarebbe stato comunque realizzato) in una partita prestigiosa come quella tra Italia ed Uruguay piuttosto che un episodio molto dubbio da considerare magari in una partita con meno appeal.
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