Giovani e linguaggio: come il gergo di TikTok conquista la Treccani
Lingua e neologismi: l’impatto di TikTok sulla Treccani
Nel 2024, l’influsso di TikTok sulla lingua italiana si manifesta concretamente con l’inclusione di cinque nuovi termini nel prestigioso vocabolario della Treccani. La piattaforma, lanciata nel 2018 come un semplice strumento per brevi video di lip-sync, ha rapidamente trasformato il panorama comunicativo, emergendo come un nodo cruciale per l’ispirazione e l’apprendimento. Grazie ai creator, nuove parole sono entrate nel lessico quotidiano, riflettendo una generazione che usa il linguaggio come un mezzo di auto-espressione e comunicazione collettiva.
Massimo Bray, Direttore Generale della Treccani, ha evidenziato il ruolo fondamentale delle tecnologie nella reinterpretazione delle dinamiche linguistiche contemporanee. Il confronto tra linguaggio tradizionale e innovazioni digitali dimostra come l’italiano sia una lingua viva, capace di evolversi in un contesto sempre più inclusivo e originale. Questo cambiamento non si limita a una mera riproduzione di termini, ma implica un profondo rinnovamento culturale. L’osservatorio della lingua italiana di Treccani analizza le tendenze emergenti, distinguendo tra neologismi che possono essere accolti e altri che restano come frasi di uso comune.
Con la crescita di fenomeni come ‘Booktok’, il linguaggio dei giovani si è ulteriormente diversificato, portando all’adorazione di nuove espressioni che ora arricchiscono la nostra lingua. L’integrazione dei nuovi termini nella Treccani riconosce l’evoluzione della comunicazione giovanile e il loro impatto sul linguaggio formale, segnando un passo significativo verso una lingua italiana sempre più dinamica e rappresentativa della società contemporanea.
Parli TikTok?
Nel corso del 2024, si evidenzia una crescente influenza dei social media nel linguaggio quotidiano degli italiani, in particolare attraverso la piattaforma TikTok. Fenomeni come ‘Booktok’, che ha attratto un vasto pubblico di giovani lettori, hanno favorito l’emergere di nuove espressioni linguistiche. I termini ‘Creator’, ‘Delulu’, ‘Demure’, ‘POV’ e ‘Slayare’ hanno trovato il loro spazio anche nella lingua italiana, entrando ufficialmente nel vocabolario della Treccani. Questo processo non è semplicemente una moda passeggera, ma riflette una vera e propria evoluzione linguistica che sta plasmando la comunicazione delle giovani generazioni.
La sintesi della cultura pop e delle tradizioni locali offre un’immagine di una lingua non statica, ma piuttosto dinamica e inclusiva. Massimo Bray, Direttore Generale della Treccani, sottolinea l’importanza di questa evoluzione: “Le tecnologie moderne di comunicazione inevitabilmente sollecitano una nuova interpretazione dei fenomeni linguistici, adattandosi ai cambiamenti sociali e culturali”. L’integrazione di questi neologismi non solo rende la lingua più attuale, ma consente di costruire un ponte tra diverse generazioni, promuovendo un dialogo ricco di sfumature e innovazione.
Questa trasformazione linguistica mette in luce il ruolo degli utenti di TikTok come attori principali nell’innovazione lessicale. La presenza di figure come i ‘Creator’, che producono contenuti originali e influenzano le tendenze, contribuisce a un cambiamento del panorama comunicativo, stimolando un approccio diverso alla cultura e alla lettura. In questo contesto, diventa evidente come la lingua italiana non stia semplicemente subendo l’influenza di nuovi termini, ma stia attivamente reagendo e adattandosi a una realtà sempre più interconnessa e interattiva.
Cinque nuovi neologismi
Con il riconoscimento da parte della Treccani, cinque termini originati da TikTok vengono ora considerati parte integrante del vocabolario contemporaneo. L’importanza di queste innovazioni linguistiche si riflette non solo nel loro utilizzo quotidiano, ma anche nella loro capacità di raccogliere e rappresentare l’esperienza di una generazione. L’evidente penetrazione di termini come ‘Creator’, ‘Delulu’, ‘Demure’, ‘POV’ e ‘Slayare’ testimonia un cambiamento radicale nelle dinamiche comunicative, portando il lessico giovanile a influenzare anche le modalità di espressione tradizionali.
Il termine ‘Creator’, ad esempio, indica figure professionali e amatoriali che producono contenuti per piattaforme digitali, ponendo l’accento su una nuova forma di imprenditorialità e creatività. Al contempo, ‘Delulu’ si fa portavoce di un atteggiamento nostalgico e fantasioso, presente nel linguaggio giovanile, evidenziando una tendenza a sognare ad occhi aperti attorno alle relazioni sociali. Con ‘Demure’, si esplora un concetto di eleganza e riservatezza, che nel contesto di TikTok acquista un aspetto ironico, sfidando le convenzioni sociali.
L’acronimo ‘POV’ offre un’azione cinematografica innovativa, permettendo al pubblico di immergersi in storie attraverso il punto di vista del creatore, creando un senso di immedesimazione che è diventato centrale nel mezzo digitale. Infine, ‘Slayare’, un termine già diffuso nei circoli anglofoni, arriva ora nel lessico italiano come sinonimo di eccellenza e prestazione straordinaria, cogliendo l’essenza di un’attitudine vincente e positiva.
Questa evoluzione non è solo una curiosità linguistica, ma un riflesso delle esperienze attuali dei giovani, che trovano in TikTok una piattaforma per esprimere la propria identità e le proprie aspirazioni. La Treccani, accogliendo questi neologismi, si impegna a rimanere allineata con le nuove forme di comunicazione che emergono nell’era digitale, rendendo chiaro che la lingua è in costante movimento e si nutre delle influenze contemporanee.
Significato dei termini
Con l’ingresso di cinque neologismi nel vocabolario della Treccani, è essenziale esplorare il significato di ciascun termine, il quale riflette le dinamiche sociali e culturali in continua evoluzione. Il primo termine, Creator, rappresenta una figura fondamentale nella cultura digitale. Si riferisce a chi crea e pubblica contenuti originali, principalmente video, su piattaforme social. Tale figura racchiude non solo un nuovo modello professionale, ma esprime anche una forma di espressione artistica e comunicativa in grado di coinvolgere un ampio pubblico.
Il secondo neologismo, Delulu, nasce dall’unione di “delusional” e “lulu”, ed è utilizzato per descrivere uno stato di illusione romantica, spesso associata a fantasie irrealistiche riguardanti le relazioni con personaggi pubblici, come gli influencer. Questa parola mette in luce la propensione dei giovani a sognare e a idealizzare, sottolineando una dimensione umana e vulnerabile della loro esperienza quotidiana.
Il termine Demure attinge a una definizione di eleganza e riservatezza, ma su TikTok viene frequentemente usato in senso ironico. In questo contesto, è impiegato per deridere atteggiamenti di eccessiva formalità o compostezza, dimostrando come i giovani stiano riesaminando le convenzioni sociali attraverso una lente critica.
Un altro termine da considerare è POV, acronimo di “Point of View”. Questo termine riveste un’importanza cruciale nelle narrazioni digitali, poiché permette di raccontare storie dal punto di vista del creatore, coinvolgendo direttamente l’osservatore in un’esperienza immersiva. Infine, Slayare si traduce in un compimento eccellente di un’attività, esprimendo energia e determinazione. Questo termine testimonia un atteggiamento vincente, ricoprendo un ruolo di motivazione e celebrazione nella cultura crescente dei giovani.
Cultura e comunicazione digitale
Il fenomeno di TikTok ha ridisegnato il panorama della comunicazione culturale, trasformando la fruizione dei contenuti in un processo altamente interattivo e coinvolgente. Non si tratta più semplicemente di consumare informazioni passivamente, ma di partecipare attivamente a una conversazione globale. La piattaforma ha creato un ecosistema in cui i giovani non solo seguono i trend, ma li creano, influenzando direttamente l’evoluzione della lingua e della cultura. Massimo Bray, Direttore Generale della Treccani, ha sottolineato come i social media rappresentino non solo un veicolo di intrattenimento, ma un importante strumento di apprendimento e di discussione critica.
TikTok, infatti, ha abbattuto le barriere tra produttori e consumatori di contenuti, consentendo a chiunque di diventare un “Creator”. Questo ha portato alla democratizzazione della cultura, in cui ogni voce ha l’opportunità di emergere. La varietà di stili, linguaggi e forme espressive rispecchia una pluralità di identità, valori e esperienze che caratterizzano la società contemporanea. La presenza di linguaggi colloquiali e neologismi, nati in questo ambiente, sta trasformando non solo il modo di comunicare tra i giovani, ma anche l’intero contesto comunicativo.
Le nuove generazioni interagiscono con la cultura in modi inediti, utilizzando strumenti digitali per esprimere idee, emozioni e sentimenti. Il linguaggio si evolve al ritmo delle tendenze, diventando un riflesso dinamico delle relazioni sociali. TikTok, così, diventa non solo un luogo di intrattenimento, ma un palcoscenico culturale dove si intrecciano storie, esperienze e aspirazioni. Inoltre, la Treccani non si limita a un semplice processo di registrazione linguistica; essa si confronta attivamente con queste nuove forme di espressione, cercando di comprenderne le radici e le implicazioni, in un dialogo continuo tra tradizione e innovazione.
Evoluzione linguistica e generazionale
La progressiva diffusione di TikTok come piattaforma di espressione ha avuto un impatto significativo sulla linguistica moderna e sulle dinamiche sociali delle nuove generazioni. Non si tratta semplicemente di un gioco di parole o di frasi di moda, ma di un cambiamento strutturale nei modi di comunicare che definiscono l’identità delle giovani generazioni. La lingua italiana, per sua natura, è fluida e si adatta alle nuove realtà, accogliendo parole e concetti che riflettono l’effervescenza culturale dei nostri tempi.
Massimo Bray, Direttore Generale della Treccani, mette in luce come questi neologismi non solo rispecchiano le tendenze linguistiche emergenti, ma siano anche segno di una generazione che desidera rinnovare e reinventare il linguaggio stesso. La presenza di termini come Delulu e Slayare nei dialoghi quotidiani indica una reazione attiva e creativa dei giovani nei confronti delle loro esperienze e affermazioni di identità. In questo contesto, TikTok non è solo un social network, ma un palcoscenico dove le aspirazioni, le frustrazioni e le speranze della gioventù italiana prendono forma attraverso nuovi linguaggi.
Inoltre, l’accettazione di queste nuove espressioni linguistiche da parte di istituzioni come la Treccani segna una transizione importante verso una lingua italiana inclusiva, che abbraccia la diversità e l’innovazione. Gli utenti di TikTok, attraverso il loro coinvolgimento attivo nella narrazione sociale, sfidano le convenzioni tradizionali e instaurano un dialogo intergenerazionale che arricchisce la comunicazione. In questo panorama, non è solo il linguaggio a trasformarsi, ma anche il modo in cui le persone comprendono e si relazionano con il mondo circostante, alimentando nuove forme di pensiero critico e creativo.
L’evoluzione linguistica che emerge da questo movimento giovanile non è solo un fenomeno temporaneo, ma rappresenta un capitolo vitale della storia della lingua italiana. Mantiene viva l’idea che il linguaggio è un riflesso della società e delle sue mutazioni, conferendo ai neologismi un ruolo centrale nel dialogo culturale contemporaneo. La Treccani, ponendosi in ascolto di queste voci emergenti, contribuisce a legittimare e valorizzare una nuova era di comunicazione, promuovendo una visione sempre più dinamica e ricca della nostra lingua.