Giornalisti. Rinnovo del contratto nazionale

ALG. L’Associazione Lombarda dichiara: “Dopo 10 anni è d’obbligo un adeguato aumento economico”
“Aumenti economici adeguati a 10 anni di assenze di rinnovi contrattuali”. Per il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini si deve partire da qui per il nuovo contratto di lavoro dei giornalisti italiani che, giovedì si è aperto con il primo confronto tra Federazione nazionale della stampa e Federazione degli editori.
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“Per le migliaia di giornaliste e giornalisti lombardi e italiani gli aumenti retributivi sono un atto dovuto: gli editori per un decennio si sono sottratti dal confronto. Oggi l’adeguamento economico è il primo tema a cui loro devono dare una risposta seria.
Poi, risposte concrete devono darle su organizzazione del lavoro, nuove figure professionali, lotta al precariato e gestione delle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale”.
Se Fnsi al tavolo nazionale si è presentata al completo con la segretaria generale Alessandra Costante, la Fieg ha delegato il confronto al consigliere incaricato delle Relazioni Sindacali, Stefano De Alessandri.
L’assenza al tavolo del presidente Fieg, Andrea Riffeser Monti, per Perucchini “fa parte di una sceneggiata già vista. Il sindacato dei giornalisti, invece, è serio e ha chiesto che il confronto entri subito nel vivo”.
Come ricordato ieri nel corso della giunta FNSI con i presidenti delle Associazioni territoriali, a giugno si apriranno 7 tavoli di analisi: nuovi modelli organizzativi e nuove figure professionali digitali; intelligenza artificiale; lavoro autonomo e regole per nuove assunzioni; regolamento infortuni extraprofessionali; rapporto con gli OTT (Over The Top) ed equo compenso; ex Fissa; norme a sostegno del settore.
“La categoria non è disposta ad accettare tentennamenti da parte degli editori. Il nuovo contratto deve essere definito entro breve. Noi porteremo avanti con forza e determinazioni le nostre posizioni, attivando tutte le iniziative necessarie nel caso gli editori cerchino di tirare il freno”.
(nella foto Paolo Perucchini)
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