Giornalismo 2.0 e data-journalism: Google Media Tools è il segreto del successo
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Per essere giornalisti al passo coi tempi, per essere giornalisti 2.0 potremmo dire, occorrono nuovi strumenti. Una penna e un taccuino già da anni sono insufficienti. Per chi deve dare nuove notizie e, magari, spiegare qualcosa di nuovo facendo capo a dati e fatti di ieri, diventa indispensabile avere una bussola che lo faccia navigare nel mare di Internet in maniera più veloce e mirata possibile.
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Per questo è nato Google Media Tools, che si può definire un vero e proprio libretto d’istruzioni per i servizi del motore di ricerca più utilizzato al mondo pensato proprio per i giornalisti.
In pratica, riunisce in un unico sito ben 27 strumenti per facilitare la ricerca, la creazione e la condivisione di contenuti sul web. Si tratta di un aggregatore di servizi che può essere davvero un asso nella manica per chi, con poco tempo a disposizione, deve spiegare al grande pubblico, in maniera quanto più semplice e accattivante possibile quindi, concetti anche non immediatamente alla portata di tutti. Così, anche gli specialisti del data-journalism potranno trovare assai utile questo servizio.
Esso è diviso in 6 sezioni. La prima è dedicata alla ricerca e all’organizzazione delle notizie. La seconda al coinvolgimento degli utenti. La terza alla visualizzazione dei dati. La quarta alla pubblicazione delle informazioni. La quinta allo sviluppo dei nuovi software. La sesta, infine, si tratta di un’area ‘risorse aggiuntive’ che contiene specifiche istruzioni su come procedere davanti a casi particolari.
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