Gesù è il personaggio storico più famoso del web secondo la classifica di Who’s Bigger
Qual è il personaggio più famoso della storia? Fra 200 anni quanti si ricorderanno di questo o di quel personaggio? Domande come queste ce le siamo posti e ce le poniamo più o meno tutti, periodicamente. Ebbene: due studiosi hanno provato a dare una risposta a questi quesiti. Come? Creando un algoritmo capace di calcolare, utilizzando internet, il grado di notorietà e importanza, attuale e futura, dei personaggi che hanno fatto la storia nei più diversi settori della società.
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I risultati, contenuti in un libro il cui titolo non poteva che essere “Who’s Bigger”, sono per certi versi sorprendenti. Se non stupisce il fatto che il primo posto di questa particolare graduatoria sia occupato da Gesù, il quale batte Napoleone Bonaparte e Maometto, stupiscono i risultati relativi ai leader contemporanei. Per fare qualche esempio, Barack Obama si deve infatti accontentare della centoundicesima posizione, David Cameron è addirittura alla posizione numero 1483.
Ma come funziona questo algoritmo, frutto della fatica di Steven Skiena e Charles Ward, ingegnere che ha sfruttato le competenze acquisite lavorando per Google? Il suo funzionamento è, appunto, simile a quello del famosissimo ed utilizzassimo motore di ricerca. In sintesi, il software alla cui base c’è questo algoritmo, funziona andando a scandagliare il web in cerca delle opinioni su un singolo personaggio, le pagine Wikipedia e i libri in cui viene citato. I dati così raccolti hanno permesso di stilare la classifica pubblicata in “Who’s Bigger”.
Inoltre è possibile anche stabilire se un determinato personaggio, oggi famoso, sarà a 200 anni dalla morte ancora conosciuto o “se sarà stato condannato all’oblio”. Ad esempio, se oggi Britney Spears, applicando l’algoritmo che misura “la fama attuale”, si posiziona al ventisettesimo posto, ecco che, utilizzando quello per misurare la sua importanza nella storia, crolla di oltre seicento posizioni.
Ma chi è presente in questa classifica, oltre ai tre personaggi che occupano il “podio”? Nella “top 50” troviamo personaggi che hanno segnato il ‘900 in modo tragico, come Adolf Hitler e Stalin, ma anche personalità dell’antichità, come il filosofo greco Aristotele. Se non stupisce la presenza di molti presidenti americani, lascia perplessi quella di George Bush: una presenza che è stata spiegata con il fatto che la sua presidenza è coincisa con il “boom” della versione in lingua inglese di Wikipedia.
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La presenza femminile è scarsa, basti pensare che nei primi 50 posti troviamo solo Elisabetta I d’Inghilterra e la regina Vittoria. Va addirittura peggio se si allarga la visuale ai primi 100 posti, in quanto, a tenere compagnia alle due sovrane inglesi vi è la sola Giovanna D’Arco.
In conclusione: questa classifica è sicuramente interessante, specie quando si gioca a scoprire chi, tra 200 anni, sarà ancora ricordato: quel che però è certo è che non pare possa essere un software a decretare l’importanza di un personaggio storico.
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