Gear s2, lo smartwatch di Samsung che telefona
Il settore degli smartwatch, partito in sordina, è in crescita. Secondo dati Idc, le consegne totali tra aprile e giugno di quest’anno hanno superato 18 milioni di unità, +223% rispetto al 2014. Nel secondo trimestre 2015 Apple Watch è andato oltre le attese: le consegne hanno totalizzato 3,6 milioni di unità.
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L’Ifa, la fiera tecnologica che si tiene ogni anno a Berlino, è alle porte e Samsung decide di giocare d’anticipo. Lancia la nuova versione del suo smartwatch, il Gear S2, rotondo come un orologio e che va ad insidiare l’Apple Watch. Samsung ha presentato Gear S2, una nuova versione del suo smartwatch che nelle intenzioni dell’azienda sudcoreana dovrebbe fare concorrenza al Watch di Apple, che si stima abbia venduto finora circa 3,6 milioni di orologi (non ci sono cifre ufficiali).
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Samsung non ha ancora comunicato né i prezzi né quando sarà disponibile: probabilmente entro qualche settimana e comunque di sicuro entro la fine dell’anno per la stagione degli acquisti natalizi. Samsung ha comunque fornito qualche dettaglio in più sui nuovi modelli, confermando che non funzioneranno con la versione di Android per gli smartwatch ma con il sistema operativo Tizen, progettato e sviluppato dalla stessa Samsung.
Com’è fatto
Il nuovo Samsung Gear S2 ha uno schermo circolare con un diametro di 1,2 pollici e una risoluzione di 360 per 360 pixel (320ppi), con uno spessore della cassa di 11,4 millimetri.
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Il display è circondato da una corona che permette di eseguire diverse operazioni, senza toccare lo schermo. Oltre al touchscreen, infatti, per inviare comandi allo smartwatch si possono utilizzare due tasti e la ghiera intorno al quadrante, cosa che dovrebbe introdurre alcuni nuovi gesti per rendere più semplice l’interazione con uno schermo così piccolo, anche se Samsung non ha ancora dato molte informazioni a riguardo.
In parte sembra essere una risposta a Apple, che per il suo Watch ha introdotto la possibilità di scorrere menu e opzioni tramite la corona che si trova sul lato del telefono, sfruttando un elemento tipico degli orologi e con cui tutti hanno una certa familiarità (la corona è la rotellina che si usa per aggiustare l’ora e la data sugli orologi tradizionali).
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Esso dispone, inoltre, di un sensore per i battiti cardiaci e una batteria che può essere ricaricata in modalità wireless. Le diverse versioni degli smartwatch (Standard, Classic e 3G) hanno certificazione IP68, che li rende impermeabili agli schizzi e all’immersione in acqua e polvere.
Al suo interno ci sono un processore dual core da 1.0 GHz, 512 MB di RAM e una memoria da 4GB, più che sufficienti per svolgere le principali funzioni dello smartwatch, cioè sostanzialmente mostrare notifiche e informazioni ricevute dallo smartphone cui è collegato l’orologio. Nella parte posteriore della cassa c’è un sensore che serve per rilevare il battito cardiaco, funzione già presente su altri modelli e utile per le applicazioni che tengono traccia della propria attività fisica.
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Sarà disponibile in tre versioni: una più minimale, l’altra più lussuosa e un’altra ancora con modulo 3G dotata di una Sim che consente la connessione a Internet e la possibilità di telefonare in autonomia, senza dipendere da uno smartphone. Come nella precedente versione dello smartwatch, che esteticamente era meno accattivante, a bordo troviamo il sistema operativo Tizen, sviluppato da Samsung stessa. Vuol dire che sul dispositivo sono preinstallate diverse app ‘native’ ma non è possibile accedere alle numerose applicazioni Android Wear di Google.
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Tizen
Tizen è basato su Linux ed è nato dalla collaborazione di diverse aziende nel settore tecnologico, ma finora Samsung è stata di fatto la società a investirci di più, confidando di avere un sistema alternativo e su cui può avere più controllo rispetto ad Android, realizzato da Google. Il Gear S2 utilizza Tizen per gestire le informazioni che riceve dallo smartphone cui è collegato e può quindi mostrare le notifiche sulle telefonate in arrivo, i messaggi ricevuti, dare informazioni sulla propria attività fisica e inviare comandi al telefono. Samsung ha annunciato che sarà disponibile una versione del suo orologio anche con tecnologia 3G: in pratica avrà una specie di cellulare al suo interno che permetterà quindi di effettuare chiamate senza la necessità di passare attraverso la connessione del proprio smartphone.
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La scelta di puntare tutto su Tizen fa sì che molte delle cose rese possibili da Android Wear non sono disponibili sul nuovo smartwatch di Samsung. Non ci sono quindi buona parte dei servizi offerti direttamente da Google e l’integrazione con le sue applicazioni, e al tempo stesso non ci sono applicazioni fatte da altri sviluppatori che possano coordinarsi facilmente con l’orologio. Samsung confida di colmare queste mancanze nei prossimi mesi, coinvolgendo chi realizza le applicazioni per estendere la loro compatibilità con Tizen, ma non sarà facile considerato che buona parte del mercato si sta ormai orientando su Android Wear e sul sistema operativo di Apple per i suoi Watch, che in proporzione offrono una resa economica superiore con le applicazioni.
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Batteria
Samsung dice che la batteria del suo Gear S2 ha una durata di 2-3 giorni, cosa che se confermata nell’utilizzo potrebbe essere un vantaggio notevole rispetto alla maggior parte degli smartwatch della concorrenza, che di solito non durano più di una giornata. Il fatto di dover ricaricare il proprio orologio ogni giorno, come già avviene per gli smartphone, viene spesso segnalato dagli utenti come uno dei principali difetti di questa nuova categoria di prodotto. Samsung è riuscita a ridurre il consumo e a migliorare la durata del suo Gear S2 soprattutto grazie all’utilizzo di Tizen, ma anche alla scelta di limitare le cose che si possono fare con l’orologio stesso.
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Android Wear su iPhone
Google ha intanto presentato una nuova applicazione per iOS che permette di utilizzare gli smartwatch con il suo Android Wear anche sugli iPhone (a partire da iPhone 5). L’arrivo di un’app di questo tipo era atteso da tempo e potrebbe cambiare qualcosa nella concorrenza con Apple e con i suoi Watch. La nuova applicazione permette di ricevere le notifiche sul proprio smartwatch da tutte le principali applicazioni di Google come quelle per la posta e le chat, e di ricevere avvisi per le chiamate in entrata.
Stando alle prime recensioni, il sistema funziona molto bene, ma ha il difetto di non offrire un’integrazione molto profonda con iOS, perché comprensibilmente Apple blocca la possibilità di accedere a parte delle sue funzionalità, riservandole a chi utilizza i suoi Watch. L’app di Android Wear per ora funziona solamente con il Watch Urbane di LG, ma nei prossimi mesi sarà compatibile anche con i nuovi smartwatch che presenteranno Huawei, Asus e Motorola.
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