Il Garante della Privacy dà a Google 18 mesi per riformare le politiche di raccolta dati degli utenti per evitare multe
Google è ancora una volta “vittima” governo italiano.
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All’inizio di quest’anno, un regolatore antitrust italiano ha disapprovato il modello freemium di vendita delle app della società, e ora gli stessi enti di protezione dei dati del nostro paese hanno dato un ultimatum a Google per modificare le proprie pratiche di raccolta dati.
Nello specifico sono stati dati oggi a Google 18 mesi per cambiare il modo in cui tratta e memorizza i dati dell’utente e attuare procedure per consapevolizzare il consumatore circa come i suoi dati vengono processati e utilizzati all’interno dell’ecosistema google.
Google dovrebbe riuscire a soddisfare queste richieste, altrimenti rischia fino a 1.000.000 € di multe, secondo le fonti.
Un portavoce di Google ha detto che l’azienda ha sempre collaborato con l’antitrust italiano e che continuerà a farlo, anche se esaminerà con attenzione le decisioni e le richieste dell’ente nazionale prima di fare ulteriori mosse.
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