Fotografo celebre reinterpreta Ferragamo in un affascinante palazzo di Milano
La campagna “Three days in Florence” di Ferragamo
Le grandi stampe che impreziosiscono la location (fino al 5 ottobre) costituiscono un foto-reportage che rivisita luoghi iconici della Firenze amata da Salvatore Ferragamo, che Maximilian Davis, l’attuale direttore creativo del marchio, tiene a mente quando unisce la sua visione all’heritage della casa di moda. Il capoluogo toscano diventa per Teller uno sfondo cinematografico che richiama i film italiani in bianco e nero, e che si presta ad accogliere le supermodel Raquel Zimmermann e Lina Zhang, l’attivista Somala Yasmin Warsame, la ricercatrice francese Maia Tellit Hawad, il modello tedesco Tim Schuhmacher, e l’art director Peter Saville. Sono loro i personaggi che animano il Nuovo Rinascimento di Ferragamo e, nello specifico, la quotidianità ritratta dal fotografo. “C’è un senso di connessione con l’immediatezza del suo lavoro”, racconta Maximilian Davis. “Questo è ciò che cercano le persone in questo momento, e io ho voluto ritrarre persone reali a Firenze e mostrare come indossano Ferragamo”.
Firenze secondo Juergen Teller
I luoghi iconici della città
Tra i luoghi della città visti e immortalati da Juergen Teller, c’è innanzitutto Piazza della Signoria. Quando Salvatore Ferragamo tornò da Hollywood nel 1927, ebbe la conferma che Firenze fosse la scelta giusta passeggiando in questo posto. La Piazza è anche il punto da cui partire per esplorare il capoluogo. Ad esempio, a pochi passi di distanza si trova Caffè Rivoire, luogo storico che per anni è stato punto di ritrovo per intellettuali e artisti. Importante anche la Loggia dei Lanzi e la sua collezione di sculture del Rinascimento, che arricchisce l’ambientazione della campagna e rappresenta l’incontro tra l’antico e il moderno. E poi Palazzo Spini Feroni, per lungo tempo sinonimo dell’identità di Ferragamo perché Salvatore affittò una parte del Palazzo che ospitava gallerie d’arte di Giorgio de Chirico e Filippo De Pisis. Più tardi l’ha acquistato interamente rendendolo un hub di innovazione e arte, simile alle botteghe del Rinascimento.
I luoghi iconici della città
Il legame tra Ferragamo e Portrait Milano
Il cerchio si chiude con l’installazione da Portrait Milano, luogo connesso alla famiglia Ferragamo attraverso il suo presidente Leonardo Ferragamo. L’edificio è stato ristrutturato con l’obiettivo di incentivare il dialogo tra moda, arte e ospitalità a partire dai valori fondamentali di Salvatore. Autenticità e integrità sono aspetti intrinseci al lavoro di Juergen Teller, e questo rende il Portrait Milano la scelta perfetta dove esporre Three Days in Florence, e per portare a Milano la visione New Renaissance di Maximilian Davis.
Il legame tra Ferragamo e Portrait Milano
La visione di Maximilian Davis
Maximilian Davis, il nuovo direttore creativo di Ferragamo, ha una visione chiara e audace per il marchio, che affonda le radici nell’heritage della casa di moda intrecciandosi con le sue esperienze contemporanee. La sua concezione di “New Renaissance” riflette un desiderio di rinnovamento, che si traduce in collezioni capaci di dialogare con il patrimonio storico di Ferragamo, pur rimanendo innovativa e all’avanguardia.
Davis cerca di creare un legame tra il passato e il presente, valorizzando personaggi e storie che incarnano l’essenza del marchio. “Volevo che questo progetto parlasse di persone reali e delle loro esperienze,” afferma Davis. La sua intenzione di catturare il quotidiano si sposa perfettamente con l’approccio diretto e senza filtri di Juergen Teller, che riesce a immortalarlo attraverso una lente di autenticità e verità emotiva.
Attraverso la campagna “Three days in Florence”, Davis non solo rende omaggio alla bellezza e all’eleganza di Firenze, ma reinterpreta anche i valori fondamentali che hanno caratterizzato la visione di Salvatore Ferragamo. Questa sinergia tra la lunghissima tradizione della maison e l’approccio fresco e innovativo del nuovo direttore creativo si concretizza in pezzi iconici, realizzati con materiali pregiati e design distintivi che raccontano una storia.
La sua visione non è solo un richiamo al passato, ma una spinta verso il futuro, un aspetto cruciale nel mondo della moda attuale, dove la sostenibilità e l’inclusività diventano fondamentali. La campagna di Teller, insieme all’estetica vibrante e contemporanea di Davis, diventano così una celebrazione della moderna identità di Ferragamo, proiettando il marchio verso un’era nuova e audace.
La visione di Maximilian Davis
Maximilian Davis, il nuovo direttore creativo di Ferragamo, ha una visione chiara e audace per il marchio, che affonda le radici nell’heritage della casa di moda intrecciandosi con le sue esperienze contemporanee. La sua concezione di “New Renaissance” riflette un desiderio di rinnovamento, che si traduce in collezioni capaci di dialogare con il patrimonio storico di Ferragamo, pur rimanendo innovativa e all’avanguardia.
Davis cerca di creare un legame tra il passato e il presente, valorizzando personaggi e storie che incarnano l’essenza del marchio. “Volevo che questo progetto parlasse di persone reali e delle loro esperienze,” afferma Davis. La sua intenzione di catturare il quotidiano si sposa perfettamente con l’approccio diretto e senza filtri di Juergen Teller, che riesce a immortalarlo attraverso una lente di autenticità e verità emotiva.
Attraverso la campagna “Three days in Florence”, Davis non solo rende omaggio alla bellezza e all’eleganza di Firenze, ma reinterpreta anche i valori fondamentali che hanno caratterizzato la visione di Salvatore Ferragamo. Questa sinergia tra la lunghissima tradizione della maison e l’approccio fresco e innovativo del nuovo direttore creativo si concretizza in pezzi iconici, realizzati con materiali pregiati e design distintivi che raccontano una storia.
La sua visione non è solo un richiamo al passato, ma una spinta verso il futuro, un aspetto cruciale nel mondo della moda attuale, dove la sostenibilità e l’inclusività diventano fondamentali. La campagna di Teller, insieme all’estetica vibrante e contemporanea di Davis, diventano così una celebrazione della moderna identità di Ferragamo, proiettando il marchio verso un’era nuova e audace.