Ford SMax: prova su strada tra Milano e Lecco
Finalmente è arrivato il tanto atteso weekend e con esso la possibilità di provare la mia nuova Ford SMax, la monovolume sportiva di casa Ford. Il tempo è ideale per concedermi una breve gita fuori porta perciò, dopo aver dato indicazioni al mio navigatore satellitare e avere impostato come destinazione Lecco, parto dalla mia Milano per concedermi una mezza giornata di svago.
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Il tragitto è breve. Mi separano solo 57 minuti da una delle città protagoniste del famoso testo manzoniano. Dicono che visitare Lecco in questa stagione sia l’ideale perché non fa ancora troppo caldo ed è possibile godere del tripudio di colori che la natura offre: lo scintillio delle acque del lago baciate dal sole, il bianco candido di qualche cima montuosa ancora innevata, le numerose varietà di fiori coloratissimi che ricoprono la vallata. Insomma, per me, amante della natura, Lecco non può che essere una meta perfetta.
La SMax è l’ideale per questo tipo di tragitti. Certo, quello che sto facendo è un percorso abbastanza breve ma adatto a testare le prestazioni di quest’auto lungo strade di montagna, autostrade e aree urbane.
Sono sicura che, nel corso del mio viaggio, qualche automobilista appassionato di motori apprezzerà sicuramente il mezzo sul quale sto viaggiando: un’auto dalle dimensioni importanti, alta, con una mascherina in stile Aston Martin posta sul frontale e ricca di dettagli sui passaruota anteriori.
SMax: grandi spazi ed ultra comfort
Dimensioni importanti, dicevo. Si, perché la SMax è proprio l’auto ideale per chi cerca una vettura ricca di spazio, utile a dei viaggi lunghi, dove ci si porta dietro una gran quantità di bagagli e dove, soprattutto, si vuole star comodi. L’abitacolo è confortevole e l’ambiente è modulabile in base alle esigenze del viaggiatore.
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Si hanno a disposizione, infatti, diversi vani portaoggetti. Ho comprato il giornale questa mattina e l’ho comodamente riposto in una della tasche portaoggetti presenti. Visto il breve tragitto non ho alcun bagaglio con me (ad eccezione della mia borsa), ma potrei tranquillamente caricare un buon numero di valige se ne avessi la necessità. Abbattendo i sedili posteriori, la capacità di carico dell’auto arriva fino a 2200 dm3.
Un viaggio in macchina, seppur breve, non può non essere accompagnato da della buona musica. Per questo, collego il mio lettore mp3 ad una delle porte USB poste sulla plancia (ammetto che la loro posizione è un po’ scomoda, ma non è un problema così grave) e dò il via alla mia playlist.
È davvero semplice non sentire la distanza percorsa quando si ha davanti a sé un paesaggio meraviglioso come quello che sto ammirando dalla mia auto in questo momento. Il verde delle vallate e i colori dei fiori che le ricoprono quasi interamente, l’imponenza delle montagne e la trasparenza delle acque del lungolago. Lecco è vicina.
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Arrivo a Lecco a bordo della mia SMax
La distanza calcolata dal mio navigatore è stata piuttosto precisa. Dopo 57 minuti, infatti, sono arrivata a Lecco. Faccio un po’ fatica a trovare parcheggio; Lecco è una meta turistica abbastanza gettonata perciò è quasi impossibile trovare posto, specie nei fine settimana.
Superato questo piccolo “ostacolo” e ben sistemata la mia monovolume, posso finalmente godere della bellezza della città. Non può mancare lo spuntino di metà mattina, perciò decido di prendere qualcosa in un grazioso bar dalla cui posizione è possibile ammirare l’incredibile panorama di Bellagio.
La città, oggi, è in pieno fermento. Oltre alle numerose famiglie con bambini in giro per il grande parco giochi di Lecco, molta gente si è riversata in città per un evento speciale, del quale vengo a conoscenza per caso: la fiera della bicicletta elettrica Bike Up. È l’ultimo giorno di un evento al quale è stato dato il via già da due giorni.
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Chiedo un po’ in giro e scopro che Bike Up è già giunta alla sua terza edizione. È un’occasione unica per appassionati, sportivi o semplici curiosi per conoscere modelli e funzioni delle biciclette elettriche, apprezzate soprattutto per il loro essere “green”, ovvero ecologiche e rispettose dell’ambiente. Sappiamo tutti, infatti, quanto questo tipo di mezzi sia utile per circolare liberamente senza la paura di inquinare.
Assisto alle partenze di uno dei test ride pensati per l’occasione. Chi vuole può iscriversi ad un giro di prova, in compagnia di una guida esperta, e testare la bicicletta elettrica a pedalata assistita percorrendo un tracciato urban ed uno di montagna.
I primi due giorni dell’evento sono stati dedicati all’informazione. Diversi esperti hanno tenuto delle conferenze a tema (ad esempio, una sul mercato e-bike ed un’altra sul turismo in bicicletta).
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Si è anche svolta Uphill, la prima street competition dedicata alle mountain bike street legal, cioè omologate per la libera circolazione su strada. Ho saputo che diversi partecipanti si sono sfidati percorrendo ripide salite, superando scale ed ostacoli e dando luogo così ad un grande spettacolo.
Oggi, invece, è la giornata della StriderUp. I bambini potranno imparare i principi dell’equilibrio e dello spostamento del corpo giocando con le balace bike, le bici senza pedali, ed imparare qualche nozione relativa al codice della strada sempre in modo giocoso e divertente.
L’evento durerà fino alle 17, perciò ho tempo per fare un giro in città e poi tornare a vedere la consegna della ciclopatente a tutti i bambini che avranno completato il proprio percorso.
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Il centro di Lecco è chiuso al traffico perciò posso liberamente passeggiare per le strade e per i vicoli o per la piazza Mario Cermenati, dove è situata la famosa Basilica di San Nicolò.
Non posso che lasciarmi tentare dal profumo delle focacce appena sfornate dalle varie panetterie presenti in centro perciò, dopo avere acquistato una delle maggiori specialità di Lecco, mi dirigo sul lungolago e mi siedo su una delle panchine dislocate in prossimità della riva per gustare questa specialità locale.
Chiedo notizie ad un passante su cos’altro potrei visitare e mi viene suggerito l’Isolago, una galleria di negozi molto rinomata (ci farò probabilmente un salto dopo aver finito di mangiare la mia focaccia), e ancora il lido di Mandello del Lario, una zona con parco giochi ed un boschetto in prossimità del lago (tra l’altro balneabile).
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Come dicevo qualche riga più su, Lecco è maggiormente ricordata per via di uno dei più famosi testi letterari mai scritti: I Promessi Sposi. Sebbene ben diversa da quella raccontata dal Manzoni, poiché ovviamente più moderna e dinamica, questa cittadina possiede ancora un’anima antica, come quando era ancora dominata dagli austriaci e dagli spagnoli (come racconta Manzoni nel romanzo).
Parecchio visitata, per via della grande popolarità de I Promessi Sposi e per il loro autore, è Villa Manzoni, residenza signorile appartenente alla famiglia dello scrittore dal 1710 al 1818, ormai di proprietà del comune.
Non ho ovviamente perso l’occasione per farci un salto e per ammirare sia tutti i cimeli presenti nel Museo Manzoniano posto a piano terra sia quelli presenti nella Pinacoteca Civica situata al secondo.
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Una guida lì presente mi ha anche invitato a prendere parte all’itinerario manzoniano, le cui tappe fanno riferimento a tutti i luoghi nei quali sono ambientate le vicende di Renzo e Lucia.
Purtroppo, ho dovuto declinare l’invito; dopo un breve salto alla fiera delle bici per la consegna della ciclopatente, è già ora di tornare a casa.
SMax, ovvero come viaggiare sicuri
Risalgo a bordo della mia auto e metto in moto. Percorro il tragitto di ritorno in tutta sicurezza, consapevole di ottenere un valido aiuto alla guida da parte del sistema di controllo garantito dalla mia macchina.
Anche se, pur essendo stanca, faccio parecchia attenzione durante la guida, so che l’auto agirebbe sul volante in caso di abbandono involontario della corsia di marcia oppure che mi segnalerebbe la presenza di un pedone che sta attraversando la strada in modo da suggerirmi di fermarmi. La velocità verrebbe regolata sulla base di ciò che viene indicato sui cartelli stradali. Insomma, potrei quasi lasciar guidare la SMax al posto mio!
La trasmissione a doppia frizione rende la marcia più agevole e la modalità sport rende l’auto ancora più reattiva, sebbene questo significhi consumare un po’ di carburante in più. Nessun problema comunque! I consumi sono, nonostante tutto, molto bassi per una monovolume. Ho calcolato, infatti, uno spreco di 12,4 km/l. Non male, no?
Sono ormai giunta alle porte di Milano. La mia giornata non sarebbe stata così piacevole se avessi intrapreso il mio viaggio con un’auto qualunque. A bordo della SMax, avrei potuto portare con me degli amici o riempire il vano posteriore di bagagli visto che lo spazio, qui, non manca di certo. Utilizzerò sicuramente quest’auto per dei viaggi più lunghi da fare in compagnia, consapevole di viaggiare su un’auto sicura e piena di optional e comfort.
In conclusione, ti dò una veloce indicazione sul prezzo nel caso in cui, con questo post, ti avessi incuriosito a tal punto da pensare di acquistare quest’auto. Il modello provato è completo di ogni optional ed ha un valore di mercato di 40,200 euro.
Se, invece, ti accontentassi di un modello a 150CV con cambio manuale la cifra spesa sarebbe pari a 36,700 euro.
Ed è con queste ultime informazioni che si conclude questo post, resoconto di una prova su strada tra le più soddisfacenti fatte finora.
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