Fisco, come pagare meno tasse: in pericolo l’Eden irlandese per i giganti hi-tech
Brutte notizie per i giganti dell’hi-tech. Da Google alla Apple, ben presto, potrebbero perdere in Europa l’avamposto che finora ha consentito loro di operare in un sistema fiscale agevolato.
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A Dublino stanno pensando seriamente che la festa è finita: la legge secondo cui le società estere devono versare solo il 2% piuttosto che il 12,5% riservato agli indigeni è stata messa in discussione dalla nuova manovra finanziaria irish.
Come mai? Il parlamento irlandese è stato, in pratica, messo all’angolo dal pressing avanzato dagli Stati Uniti e da altri Paesi del Vecchio Continente che accusavano Dublino di una sorta di concorrenza sleale.
In più, il fisco statunitense si è da tempo legata al dito una furbata che avrebbe compiuto Apple, sebbene recentemente sia stata scagionata dalla Securities and Exchange Commission in assenza di comportamenti illeciti: Tim Cook ha ammesso che la quasi totalità dei 40 miliardi di dollari fatturati a livello internazionale viene generato in Irlanda. La terra promessa. Forse, fino a questo momento.
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