FInti autovelox: parla il ministro dei trasporti Maurizio Lupi
Il ministro dei trasporti Maurizio Lupi è stato categorico. “I finti autovelox sono fuori legge e posso essere pericolosi. E il ministero che dirigo lo conferma”.
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Il ministero dei trasporti (che è l’organo tecnico di coordinamento della circolazione stradale) in verità ha sempre sostenuto il contrario, ovvero che i manufatti porta autovelox pur non essendo inquadrabili in nessuna tipologia prevista dalla normativa stradale possono essere utilizzati come armadi di contenimento dei misuratori elettronici.
In mancanza dell’attesa circolare che dovrà rivedere completamente anche le regole sull’utilizzo dei misuratori di velocità (e definire la ripartizione dei proventi ecc..) tutto sembrava chiaro. I comuni che vogliono effettuare controlli di velocità nel centro abitato e scoraggiare la velocità eccessiva possono installare qualche box porta autovelox.
Con la presenza della pattuglia vicino al misuratore sarà quindi possibile utilizzare il manufatto per elevare sanzioni. Nel restante periodo di tempo l’armadio vuoto (ovvero senza autovelox) sarà un ottimo deterrente per gli autisti più spericolati. Poi come al solito qualche comune si è fatto prendere la mano.
Invece di installare qualche armadietto da utilizzare a turno con l’autovelox ne ha acquistati a decine, senza mai utilizzarli per effettuare controlli. Anzi, decidendo appositamente di utilizzarli solo come deterrente, scatenando giustamente le ira dell’opinione pubblica. Come sempre accade per qualche episodio riprovevole di cattivo impiego di risorse pubbliche a pagarne dazio ora però saranno tutti i comuni.
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Con l’uscita del ministro, infatti, sembra possibile prospettare due sole ipotesi per il prossimo futuro. I box autovelox saranno vietati per legge. Oppure questi ingegnosi sistemi finiranno per essere disciplinati per evitare una proliferazione indiscriminata senza senso.
Al momento le considerazioni del ministro però non sono sorrette da un preciso dettato normativo. Dire ad un sindaco che non può installare un armadietto porta autovelox in un tratto di strada particolarmente pericoloso del suo centro abitato, oggi, è come dire al primo cittadino che non potrà montare quel certo tipo di arredo urbano perché pericoloso.
Spetterà all’amministrazione comunale decidere come e dove installare il manufatto, nel rispetto della sicurezza stradale e delle disposizioni in materia di responsabilità erariale per chi eventualmente sperpera denaro pubblico.
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