FINANZA INNOVATIVA Ultime iniziative
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Startup e ultime iniziative a cura di Chiara Zaraga – ActionNews Agenzia di stampa
Yakkyo
Si è conclusa definitivamente e con grande successo la campagna di equity crowdfunding della startup Yakkyo. Il round si è chiuso con una raccolta di €260 mila, più del doppio rispetto all’obiettivo iniziale di 100 mila. L’aumento di capitale è stato sottoscritto da 46 investitori, con una media, dunque, di €5.700 a testa.
Yakkyo è un servizio dedicato alle PMI che vogliono acquistare in Cina. Grazie a Yakkyo MyBOT, il primo BOT con image recognition, la startup semplifica il processo tradizionale di ricerca risolvendo tutti i problemi legati all’importazione quali barriere linguistiche, ordine minimo, spedizione e procedura di sdoganamento.
Nei primi sei mesi di attività la società ha fatturato circa 400mila euro, ha ricevuto 300 richieste di quotazione da parte di PMI italiane e ha servito 45 clienti con un tasso di riacquisto del 50%.
Poco prima dell’offerta su Mamacrowd, inoltre, la startup aveva già chiuso un primo round di finanziamento offline raccogliendo 150mila euro da Venture Capital e Business Angels.
L’image recognition e l’intelligenza artificiale permettono alla startup di ridurre del 95% il lavoro umano necessario alla gestione di ogni singola richiesta e nel contempo al cliente di trovare esattamente il prodotto cercato in pochi secondi. Il cliente invia una foto, MyBOT la analizza e trova il prodotto all’interno del database.
Con il successo di Yakkyo, Mamacrowd, in meno di un anno di operatività, ha contribuito a finanziare 7 imprese per un totale di €1,4 milioni, di cui 6 imprese per 1,26 milioni nel solo 2017.
Verso ONE
Verso technologies è una startup innovativa nata nel 2017 specializzata nello sviluppo di sistemi interattivi di ultima generazione. L’azienda ha progettato e brevettato Verso ONE, un dispositivo indossabile a forma di anello che permette di interagire in modo accurato, realistico e naturale con smartphone, computer e altri dispositivi, grazie alla possibilità di riconoscere movimenti e gesti delle dita e della mano in tempo reale. Verso ONE è il primo dispositivo che mette a disposizione degli utenti un ambiente pronto all’uso, personalizzabile ed estendibile per immaginare, creare e condividere nuove modalità per interagire con i videogiochi, con la musica, con lo sport, con la realtà virtuale, con il design e con l’arte, senza scrivere una riga di codice. Composta da un team di ricercatori, imprenditori e manager con esperienze di successo in Italia e all’estero, Verso è pronta al lancio del proprio prodotto sul mercato nazionale e internazionale.
Verso ONE è un anello interattivo che, grazie a una serie di sensori inerziali, permette di acquisire i movimenti e gesti delle dita e della mano con un’accuratezza e una velocità molto elevate. Connesso via Bluetooth o USB a smartphone, PC o altri dispositivi, Verso ONE consente di interagire con applicazioni e ambienti interattivi in un modo estremamente intuitivo e naturale: rispondere a una telefonata, far avanzare una presentazione, alzare il volume di un brano musicale, disegnare e colorare forme, modellare un oggetto in 3d, annotare un testo, controllare un drone, maneggiare una racchetta da tennis, arrampicarsi su una parete rocciosa, suonare una batteria e tanto altro.
La tecnologia di Verso si basa su algoritmi per l’elaborazione del segnale che analizzano le componenti fondamentali del movimento (accelerazione, orientamento relativo e orientamento rispetto all’asse magnetico terrestre) e riconoscono in tempo reale i gesti o i movimenti realizzati dall’utente, che vengono convertiti in segnali di controllo per un’applicazione (es. editor audio/video, videogame, software per presentazioni o di grafica) o un dispositivo esterno (es. Oculus, HTC Vive, Samsung GEAR). Grazie alle dimensioni estremamente ridotte e agli accessori standard, uno o più dispositivi Verso ONE possono essere indossati su differenti parti del corpo come caviglie e braccia. Inoltre è un dispositivo multiuso che può essere abbinato ad oggetti per renderli interattivi.
Il software di Verso (per PC Windows, Linux e Mac e per smartphone Android e iOS) mette a disposizione degli utenti un dizionario di comandi già pronti che possono associare a qualsiasi applicazione standard (es. Powerpoint, Autocad, Spotify, Ableton, GTA e altri) o sviluppata ad hoc. Inoltre, grazie ad algoritmi proprietari di intelligenza artificiale, il sistema è in grado di migliorare la propria accuratezza e apprendere nuovi gesti dall’utente, arricchendo il proprio dizionario. Infine, Verso mette a disposizione dei propri utenti un ambiente di sviluppo dedicato e un marketplace online in cui sarà possibile scaricare (gratuitamente o a pagamento) e condividere nuovi plug-in e applicazioni per usare il dispositivo con i software più diffusi, per integrare altre funzionalità e per immaginare nuovi utilizzi in altri settori.
NVP
Ventiquattr’ore dopo il lancio della campagna sulla piattaforma di lending peer to peer Lendix, la PMI italiana NVP ha pressoché raggiunto l’obiettivo di €240.000, grazie a quasi 800 investitori di cui una metà privati e l’altra istituzionali. Tutti i progetti presentati agli investitori privati di Lendix, infatti, sono oggetto di un co-finanziamento con gli investitori istituzionali e il Management di Lendix, sottoscrittori del Fondo Lendix.
Il tasso offerto da NVP era particolarmente interessante per chi investe, essendo pari al 8,75% su base annua per una durata del finanziamento di 36 mesi.
Creata nel 2007, NVP offre servizi di broadcasting per produzioni video per conto di reti televisive. L’azienda è attualmente guidata da Massimo Pintabona, conta 77 dipendenti e ha sede a San Piero Patti (ME). L’azienda si occupa del noleggio di attrezzatura tecnologica con personale altamente specializzato per la produzione di importanti eventi culturali e sportivi, programmi televisivi, concerti e spettacoli dal vivo. L’impresa collabora con tutti i principali network televisivi nazionali quali SKY, RAI, Mediaset e con alcuni operatori internazionali. L’importo è stato richiesto per finanziare l’acquisto di telecamere 4k.
LittleSea
E’ partita sulla piattaforma WeAreStarting la campagna di crowdfunding di LittleSea, una startup milanese che ha vinto un finanziamento della Digital News Initiative di Google. La raccolta fondi ha un target di €150.000, con quota minima è €500, a fronte del 2,87% di quote e dunque con una valutazione pre-money di €5 milioni
Negli scorsi mesi la startup aveva già raccolto circa 700.000 € da business angels, angel investors e altri veicoli finanziari. Tra loro, anche Roberto Condulmari e Guido Maria Brera, co-fondatori del Gruppo Kairos.
LittleSea è stata fondata nel 2012 da Francesco Piccolomini Bandini, professionista della comunicazione digitale e già fondatore di una digital video agency e da Ludovico Marini, professionista nell’ambito dei dati finanziari.
L’obiettivo è dare la possibilità alle imprese di realizzare un alto numero di video, anche molto diversificati tra loro, grazie ad una piattaforma (Babelee) che permette di inserire dati aziendali (testi, immagini, video) sia manualmente sia in modo automatico, in quest’ultimo caso attraverso una mappatura intelligente che può leggere ed elaborare interi database. Poi, attraverso soluzioni di Intelligenza Artificiale, i dati vengono trasformati in video, associando ai contenuti immagini semanticamente coerenti.
L’idea è stata premiata anche da Google, che nel 2016 ha deciso di sostenere Babelee con un finanziamento da parte di Digital News Initiative. Inoltre, recentemente, è stata inserita da Future Media Lab, uno dei principali think tank europei dell’industria dei media, tra le migliori 22 startup europee all’interno della pubblicazione “Driving innovation for Europe’s media”, pubblicazione dedicata ai progetti più disruptive per il settore a livello europeo.
La startup ha depositato un brevetto internazionale per tutelare la capacità di generare la “coerenza semantica della visualizzazione”.
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Mukako
Mukako è una startup innovativa italiana che ha lanciato nel 2015 un e-commerce specializzato in prodotti e servizi per la prima infanzia. Dopo un primo seed round di 500k nel 2016, ne ha lanciato un se
condo si chiuso nei mesi scorsi e che ha portato a raccogliere più di 1 milione.
Ma, nel frattempo, le due fondatrici, Martina Cusano ed Elisa Tattoni, hanno anche lanciato una campagna di successo su Kickstarter, che, a fronte di un obiettivo di 50k è riuscita a raccogliere 4 volte tanto, ben 222k.
La campagna era riferita alla pre-vendita dell’innovativo progetto [MU]table, un originale tavolo per bambini ricco di giochi e funzionalità. Grazie al contributo di oltre 900 sostenitori, l’obiettivo iniziale è stato superato in una decina di giorni fino ad superare alla scadenza i 200mila euro. Tra l’altro, la campagna è stata sottoscritta per oltre il 95% all’estero, principalmente in US e Nord Europa.
Il successo ha spinto Mukako a continuare la pre-vendita attraverso Indiegogo InDemand.
Come riporta BeBeez.it, il nuovo round di finanziamento (round A) è stato da 1,35 milioni di euro. Molti investitori sono gli stessi che poco più di un anno fa avevano sottoscritto il seed round da 500 mila euro e cioè molti business angel italiani e stranieri, tra cui Franco Gianera (co-founder di BuyVip Italia) e Paolo Vacchino e Antonio Assereto che reinvestono con la loro FocusFuturo.
Tra i nuovi investitori, invece, compaiono i family office Rancilio Cube e Rancilio Farm e Giovanni Gardelli (monetization manager di Snapchat Los Angeles).
L’offerta di Mukako parte dalla fornitura ricorrente di pannolini, estendendosi poi ad altri prodotti. come si legge dal sito lo spunto (così come il nome) viene dalla Finlandia: “in Finlandia le famiglie possono godere di molti aiuti, tra cui la Baby Box, ovvero una scatola di cartone contenente vestitini, giocattoli, e altri prodotti per il bebè in arrivo, che dal 1938 viene offerta dal governo a tutti i neogenitori. La scatola in sé è pensata per essere usata come culla nei primi mesi del bambino. I genitori possono scegliere di ricevere in alternativa al box un importo in denaro equivalente ma quasi nessuno lo richiede, perché il vantaggio oltre che economico, è il risparmio di tempo”.
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