Finalisti Eurovision Song Contest 2025: scopri chi passa e gli 11 artisti eliminati in gara

Finalisti dell’Eurovision Song Contest 2025
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L’Eurovision Song Contest 2025 ha definito con chiarezza i nomi degli artisti e delle nazioni che si contenderanno la finale di sabato sera a Basilea. La seconda semifinale, ospitata nell’arena St. Jakobshalle, ha visto la qualificazione di dieci paesi tra cui spiccano nomi consolidati tra i Big Five e altre realtà emergenti. Tra questi, alcune esibizioni hanno colpito per l’originalità musicale e la carica emotiva, regalando un quadro competitivo estremamente variegato e di elevato livello artistico.
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La lista dei finalisti si compone di 26 rappresentanti nazionali: per la Lituania c’è Katarsis con “Tavo Akys”, Israele passa con Yuval Raphael e il suo “New Day Will Rise”, mentre l’Armenia si presenta con PARG e “SURVIVOR”. Tra le grandi conferme, la Danimarca con Sissal (“Hallucination”) e l’Austria con JJ e “Wasted Love”. La Finlandia avanza grazie a Erika Vikman con “ICH KOMME”, mentre Malta punta sulla magnetica Miriana Conte con il brano “SERVING”, che ha suscitato diverse polemiche per una censura imposta dall’EBU.
Proseguendo, Lussemburgo si presenta con Laura Thorn e la sua “La Poupée Monte Le Son”, Lettonia con Tautumeitas (“Bur Man Laimi”) e la Grecia con Klavdia che interpreta “Asteromáta”. La Norvegia vede Kyle Alessandro in gara con “Lighter”, mentre l’Albania sceglie Shkodra Elektronike con “Zjerm”. La Svezia è rappresentata da KAJ con “Bara Bada Bastu”, e l’Islanda da VÆB con “RÓA”. Non mancano in finale i Paesi Bassi con Claude e “C’est La Vie”, la Polonia con Justyna Steczkowska (“GAJA”), e San Marino con Gabry Ponte e “Tutta L’Italia”.
Altri nomi che si sono guadagnati la finale sono Estonia con Tommy Cash e “Espresso Macchiato”, Portogallo con NAPA e “Deslocado”, Ucraina con Ziferblat e “Bird of Pray”, Francia con Louane e il toccante “Maman”, Germania con Abor & Tynna e “Baller”, e l’Italia, con Lucio Corsi che presenta “Volevo essere un duro”. Completano la lista la Spagna con Melody e “Esa Diva” e il Regno Unito con Remember Monday e il pezzo “What the hell just happened?”.
Paesi eliminati nelle semifinali
La seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2025 ha sancito anche l’uscita di scena di diversi artisti che, pur godendo di un certo seguito, non sono riusciti a conquistare un posto nella finalissima di Basilea. Tra i grandi nomi esclusi spiccano l’Australia con Go-Jo e “Milkshake Man”, una performance giovanile che non ha trovato sufficiente riscontro nella giuria e nel televoto. Deludente anche il risultato per la Repubblica Ceca, rappresentata da Adonxs, il cui brano “Kiss Kiss Goodbye” aveva raccolto alte aspettative, specialmente nel proprio Paese.
Altri eliminati significativi includono l’Irlanda con EMMY e la sua “Laika Party”, la Serbia con Princ e “Mila”, oltre alla Georgia con Mariam Shengelia e “Freedom”. Non sono riusciti a passare il turno nemmeno i candidati di Croazia, Cipro, Slovenia e Belgio, i quali hanno mostrato proposte diversificate ma incapaci di imporsi in una semifinale particolarmente competitiva.
Notevoli anche alcune esclusioni tra Paesi tradizionalmente presenti come il Montenegro con Nina Žižić e “Dobrodošli” e l’Azerbaijan con Mamagama e “Run With U”. La semifinale conferma quindi la severità del regolamento e la necessità di portare performance di altissimo livello sia dal punto di vista musicale che scenico per ottenere l’accesso all’ultimo atto del contest.
Performance e momenti più memorabili della serata
La seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2025 ha offerto momenti di grande intensità e spettacolarità, segnando una serata ricca di esibizioni artisticamente e scenicamente rilevanti. Tra le performance più incisive, merita un’attenzione particolare Louane per la Francia, la cui interpretazione di “Maman” ha commosso il pubblico con un testo profondamente emotivo, coronato da un suggestivo finale immerso in una pioggia di sabbia che ha esaltato l’atmosfera malinconica del brano.
Restando sul versante scenico, la magnetica presenza di Miriana Conte per Malta ha catalizzato gli sguardi con “Serving”, un brano ipnotico ma controverso, oggetto di censura da parte dell’EBU proprio per i suoi contenuti audaci, che tuttavia non hanno frenato la qualificazione della cantante alle fasi finali. Il pubblico ha inoltre mostrato reazioni contrastanti durante l’esibizione di Yuval Raphael di Israele, che nonostante i fischi e le contestazioni è riuscito a conquistare il pass per la finale, facendo emergere le complessità geopolitiche che spesso accompagnano il contest.
Tra le proposte più innovative e coinvolgenti, spiccano Erika Vikman (Finlandia) con uno stile energico e audace, e la dinamica performance di Klavdia per la Grecia, i cui “Asteromáta” hanno mescolato sonorità moderne con una forte identità culturale. Particolarmente apprezzata anche la stabilità artistica mostrata da Katarsis (Lituania) e il carisma emergente di Kyle Alessandro per la Norvegia. Nel complesso, la serata ha confermato la centralità dell’originalità e della presenza scenica, elementi imprescindibili per conquistare il consenso sia delle giurie che del pubblico da casa.
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