Festival della Comunicazione. A Camogli il tema “Civiltà” il prossimo settembre
Il Festival della Comunicazione, uno dei più importanti appuntamenti nel panorama della cultura italiana, torna anche quest’anno con la sua sesta edizione ad animare la piccola cittadina ligure di Camogli dal 12 al 15 settembre. Tantissimi gli ospiti protagonisti di un copione di conferenze e attività collaterali studiato ad hoc per uno dei palcoscenici della cultura più invidiati al mondo.
Umberto Eco e Civiltà
Le proposte di quest’anno seguiranno il tema “Civiltà”, in omaggio ad uno dei fondatori ed ideatori del Festival e che, peraltro, ne aveva curato le prime tre edizioni: Umberto Eco. In effetti nel discorso tenuto al Palazzo delle Nazioni Unite di New York il 21 ottobre 2013, Eco affermava: “Le civiltà si presentano come sistemi che funzionano non solo per preservare e trasmettere informazioni utili alla loro sopravvivenza in quanto civiltà, ma anche per cancellare le informazioni giudicate in eccesso. Per preservare la propria identità , una civiltà non deve solo comportarsi come un archivio di informazioni, ma anche come filtro”.
Si parla dunque di uno strumento che organizza l’informazione ed il sapere e fonda l’ identità di un popolo: in questa direzione risulta vitale continuare ad investire nella cultura per costruire il futuro su basi sempre più solide. Rosangela Bonsignorino, direttrice del Festival , conclude: “Ma civiltà è anche e soprattutto identità globale in divenire: un progetto collettivo di futuro da immaginare e realizzare. Bisogna ripensare il concetto di civiltà e arricchirlo di un significato nuovo che possa includere, senza omologarle, le specificità dei popoli e delle persone, per affrontare nuove sfide e cogliere opportunità mai verificatesi prima”.
Programma
Una sesta edizione, ancora più ricca rispetto agli anni passati, conferma al momento la presenza di 111 relatori come rappresentanti della cultura italiana, ad esempio: Lucio Fontana, Enrico Mentana, Alessandro Baricco, Fabio Genovesi, Alessandro Robecchi, Moni Ovadia e tanti altri . 80 incontri e centinaia attività collaterali tra cui 10 spettacoli già in programma. Diverse mostre d’arte, un’ escursione al Monte di Portofino, all’Area Marina Protetta e tanti laboratori legati all’arte, letteratura, filosofia, ma anche ingegneria e biologia.
Alle già collaudate “Colazioni con l’autore” e Rassegne stampa del mattino si affiancheranno per la prima volta gli “Aperitivi del Festival” durante i quali si potrà godere di meravigliosi tramonti in compagnia dei protagonisti della rassegna. Tutte le iniziative sono gratuite e aperte al pubblico fino ad esaurimento
posti.
Le parole degli artisti
Severino Salvemini, economista e accademico, racconta l’esperienza a Camogli dell’anno scorso: ”Camogli ha un’atmosfera informale, è un ambiente estemporaneo in cui è aperta a tutti la possibilità di incontrare i propri beniamini, di solito poco avvicinabili. Il Festival serve ad approfondire argomenti, a fare incontri che stimolano la lateralità di interessi: da cosa nasce cosa”. Roberto Cotroneo, scrittore e giornalista, afferma:”Al di là che ognuno di noi tenga raduni e conferenze durante i 4 giorni, Camogli è un laboratorio permanente indispensabile : da lì parte il lavoro di tutto l’anno per poi ricominciare l’anno successivo”.
Marcello Flores, storico, riflette invece sul tema 2019: “Il tema Civiltà può sembrare generico, ma da 20 anni si parla solo di scontro tra civiltà. Il Festival di Camogli è un’occasione che ci porta a riflettere da una molteplicità di prospettive”.
Camogli
Un piccolo borgo marinaro, noto per il porticciolo e la suggestiva coloritura degli edifici, si presta molto bene a manifestazioni di questo tipo non solo per l’aura che lo circonda, ma anche per un’amministrazione propositiva e aperta ad accettare sfide come queste. Non a caso negli ultimi anni sono stati aperti diversi teatri e ripristinate alcune zone. Camogli sta collezionando una serie di riconoscimenti anche in ambito ambientale: già Bandiera Blu e quasi Parco Nazionale. La direzione presa è sicuramente quella giusta.