Fare una denuncia online contro le diffamazioni e le violenze sul web sarà più facile con la Polizia virtuale
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Nei giorni scorsi avevano fatto certamente discutere le parole di Laura Boldrini e Piero Grasso, rispettivamente Presidente della Camera e del Senato, in cui affermavano a chiare lettere che era assolutamente necessario istituire delle leggi speciali che abbiano giurisdizione sul web, terreno dove di solito l’anarchia regna sovrana.
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Il loro sembrava un appello destinato a cadere nel vuoto nel giro di qualche ora, ma a quanto pare la polizia postale ha recepito il messaggio e ha annunciato che a breve sarà allestita una task force di pattuglie che vigilerà il web alla ricerca di reati da perseguire penalmente come gli abusi, le diffamazioni e la creazione di falsi profili in cui ci si spaccia per un’altra persona.
In un’intervista concessa al quotidiano “Il Corriere della Sera”, il capo della polizia postale Antonio Apruzzese ha dichiarato che in un futuro non troppo lontano ci saranno delle vere e proprie volanti virtuali che controlleranno i contenuti che circolano sul web in modo da prevenire e arginare gli illeciti compiuti on-line e che finora è stato sempre molto difficile rintracciare. In particolare, saranno tenute d’occhio le piattaforme di social network come Facebook e Twitter, dove la creazione di profili fake discriminatori è veramente all’ordine del giorno.
Le autorità di polizia si impegnano dunque a rafforzare le misure di sicurezza anche per quanto concerne il vastissimo mondo di internet: la sfida più importante sarà quella di adeguarsi alle infrastrutture di rete e alle nuove tecnologie, cosa che la polizia italiana in più occasioni ha dimostrato di non essere in grado di fare agendo troppo lentamente, dando così ai trasgressori la possibilità di farla franca.
Di recente, a smuovere le acque verso un controllo più stretto di internet è stata la violazione delle caselle di posta elettronica appartenenti ai parlamentari del Movimento 5 Stelle, i cui messaggi via e-mail sono stati sottratti da un gruppo di hacker non ancora identificati.
Per il momento, Apruzzese può garantire solo a parole i provvedimenti che la polizia intende prendere qualora vengano riscontrati dei reati commessi sul web, ma in futuro le forze dell’ordine dovranno dotarsi di nuovi strumenti per combattere la pirateria digitale.
Per questa ragione, infatti, si sta pensando di introdurre finalmente il cosiddetto “reato di furto d’identità digitale” con il quale saranno perseguiti a norma di legge tutti coloro che sul web si spacciano per una determinata persona compiendo illeciti più o meno gravi come truffe, adescamento di minori e quant’altro.
Per il nuovo governo Letta si tratterà di una materia molto importante da affrontare in Parlamento, dove i deputati saranno chiamati a valutare un eventuale disegno di legge a riguardo che, presumibilmente, sarà presentato già nelle prossime settimane, augurandosi che questa sia la volta buona per introdurre un po’ di ordine anche all’interno del mondo caotico del web.
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