17 falsi siti dell’Enel chiusi dalla Polizia causa virus
Diciassette falsi siti dell’Enel sono stati chiusi stamattina grazie a un’estesa operazione da parte della Polizia di Stato.
In questi falsi siti dell’Enel, infatti, si nascondeva un pericoloso virus informatico che aveva mietuto vittime tra privati cittadini e soggetti pubblici: la truffa consisteva nell’invio di e-mail, apparentemente inviate dalla società Enel Spa, contenenti link che una volta cliccati erano in grado di infettare irreversibilmente i pc.
Come spiega una nota della Polizia, «nelle ultime settimane si era assistito ad un massiccio incremento della campagna di diffusione del malware noto come Cryptolocker; si tratta di un trojan comparso intorno alla fine del 2013 ed è una forma di ransomware che infetta i sistemi Windows, criptando i dati della vittima e richiedendo un pagamento per la decriptazione, in genere non meno di 300 euro.
La somma spesso deve essere pagata in Bitcoin, una moneta virtuale che non viene controllata da alcuna autorità centrale, ma viene gestita autonomamente attraverso i siti di cambio (oggi un Btc vale circa 220 euro)».
La segnalazione di questa nuova campagna era giunta al sito www.commissariatodips.it che aveva immediatamente provveduto ad allertare la competente unità del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
In questa ultima versione, «la minaccia si è presentata attraverso un considerevole invio di email apparentemente inviate dalla società «Enel SpA» nelle quali si invitava l’utente a visitare un link in cui erano presenti i dettagli di una bolletta per la fornitura di energia elettrica.
Una volta cliccato sul link, si approdava ad un falso sito web della suddetta società su cui era presente un pulsante tramite il quale scaricare il file della bolletta, ma in realtà tale pulsante consentiva il download del malware sui pc delle vittime; è da evidenziare che sia le email fraudolente sia i falsi portali web risultavano ben costruiti e le informazioni in essi contenute risultavano scritte in perfetto italiano», aggiunge la polizia.
L’elenco dei falsi siti dell’Enel ospitanti il malware comprende: enel24.net, enel24.org, enelservizio.com, enelservizio.net, enel24.com, enel-elettrico.org, enel-elettrico.com, enel-elettrico.net, enelelettrico.org, enelelettrico.com enelelettrico.net, enel-italia24.net, enel-italia24.com enelitalia-servizio.net, enelitalia-servizio.org, enelitalia-servizio.com, enelitalia.net.
«Alcuni dei siti, tutti collocati all’estero, risultavano attestati su server situati in Turchia e in Russia, pertanto grazie ad una pronta e capillare attività, anche in coordinamento con i competenti uffici di sicurezza informatica di Enel, gli investigatori del Servizio Polizia Postale hanno provveduto ad attivare la rete internazionale 24/7High Tech Crime del G8per richiederne la immediata chiusura.
L’apporto fornito dai partner internazionali, in particolare dal Department of Cybercrime della polizia turca e dal Dipartimento K del Ministero degli Interni russo, è risultato determinante ed in poco tempo tutti i siti sono stati chiusi.
Questa operazione ha costituito un’ulteriore,decisiva, azione di contrasto al pericoloso fenomeno dei ransomware la cui diffusione è in costante aumento in tutto il mondo», conclude la nota.